Il mare guardato dai 16 metri del ponte – Linee curve, D’Annunzio chi sa cosa ci avrebbe visto…
Pescara – (di Gianfranco Colacito) – Bellissimo, il mare di Pescara con la lunga sfilza di luci verso nord, che cuce lo spazio fino a Montesilvano, visto da un’altezza di 16 metri. Tanto raggiunge nel culmine delle sue eleganti arcate il Ponte sul Mare, che da oggi è dei cittadini, purchè vadano a piedi o in bicicletta. Inaugurazione puntuale alle 17,30, tutti dal un lato e dal lato opposto l’ex sindaco Luciano D’Alfonso, che signorilmente non ha voluto imbarazzare nessuno e se n’è stato lontano, di almeno 465 metri, tanto è lungo il ponte. Un’opera che ha voluto lui, è la verità e tutti lo sanno, e che hanno pagato salata generosi benefattori della città , facoltosi anche, visto che il costo è pari 7,5 milioni. 1,5 è pubblico, il resto elargizione di privati. Taglio del nastro, oggi pomeriggio, per il manufatto leggero ed suggestivo, che collega la riviera Nord con quella Sud della citta’, separate dal fiume.
Alla cerimonia di inaugurazione ha partecipato, oltre ai vertici dell’amministrazione comunale guidata da Luigi Albore Mascia, alle autorita’ militari e al vescovo Valentinetti, che ha benedetto tutto e tutti, il presidente della giunta regionale Gianni Chiodi e Vincent Tummino, coordinatore delle operazioni di soccorso dopo l’attentato dell’11 settembre alle Torri Gemelle. Dal folto pubblico situato sotto la statua della Madonnina, sulla sponda Nord del fiume, sono partiti diversi applausi per Luciano D’Alfonso, l’ex sindaco arrestato un anno fa per presunte tangenti. Alcuni consiglieri comunali del Pd, oggi all’opposizione, hanno distribuito una brochure per ricordare la storia dell’opera e le perplessita’ sollevate in passato dal centrodestra. Una polemica che non ha guastato la festa dei cittadini, soddisfatti perchè l’opera c’è, Pescara ci guadagna davvero moltissimo, diventa uno skyline con un’arcata nel cielo, tra due azzurri, in riva all’Amarissimo. Chi sa cosa ci vedrebbe D’Annunzio, nel profilo del ponte slanciato nel panorama. Lui sarebbe stato capace di scoprirvi avvenenti curve famminili: mica sbagliato, però…
Storicamente l’8 dicembre 2009 è una data da scrivere: le due Pescara non sono più contrapposte e separate dall’acqua – ahimè oggi limacciosa – del fiume, che non è il grande fiume, ma in passasto ha diviso la città vecchia da quella nuova, rigogliosa e prorompente come le tette della Bella Addormentata dannunziana, appunto. Ora tutto è dimenticato. Anche l’invito al protettista dell’opera, una cantonata con il botto, rimediata a suon di scuse. Ma l’invito a D’Alfonso, diciamolo, è stato un bel gesto. Da signore, sindaco Albore Mascia. (Nella foto gianran.2 il Ponte inaugurato stasera e in basso il sindaco Albore Mascia)
Non c'è ancora nessun commento.