Io la penso così – Caro Presidente…

(di Stefano Leone)
E no caro Presidente Corrado Chiodi, no. La domanda del giornalista, nell’intervista del portale New Town è stata: “Presidente per quanto riguarda le elezioni per la Figc Lei sta con Tavecchio o no?”. Risposta: “In base agli ultimi sviluppi ora faremo mente locale. Ne parleremo e faremo la nostra scelta. Quello che posso dire è che L’Aquila non fa parte di nessuna corrente e non ha pregiudizi verso nessuno”.
No, caro Presidente, troppo comodo e troppo semplice. Le posizioni bisogna prenderle. E’ un gesto di coraggio e di autorevolezza. Prendo atto del fatto che la società rossoblù, da Lei presieduta, non faccia parte di alcuna corrente, (anche se mi consentirà il beneficio del dubbio), ma se Lei lo afferma è da crederci fino a prova contraria. Plaudo ancor di più il fatto che Lei affermi che la società rossoblù non ha pregiudizio alcuno per nessuno, ma le posizioni, caro Presidente, quelle bisogna prenderle. Che Lei voglia usare diplomazia ci sta, ma che si possa credere che Lei deve ancora fare “mente locale” e deve ancora parlarne mi appare poco verosimile. Le idee, caro Presidente, il signor Tavecchio le ha già ben messe in mostra in assoluta coerenza con il suo cognome: (Ta)vecchio. Diciamocelo in faccia, caro Presidente, il calcio italiano, dopo le ultime farabuttate viste nei campionatì, dopo una figura a dir poco claunesca ai mondiali, di tutto ha bisogno meno che di vecchi e stantii personaggi politicanti e affabulatori. Se poi, amano per di più fare gli splendidi, con battute delle quali non sanno neanche misurarne la gravità bhè, allora siamo davvero alla frutta. E allora si che le banane devono essere apparecchiate a tavola, ma non per gli africani.