Rossi, la battaglia con Equitalia


Ofena – Messaggio di Dino Rossi, Cospa, da tempo ormai impegnato in un braccio di ferro con Equitalia, che pare tutt’altro che incline ad ascoltare le sue ragioni. Che Rossi spiega così: “E’ inconcepibile il metodo adottato da Equitalia L’Aquila il modo con cui ci si rivolge ai debitori ed in particolar modo all’azienda agricola Dino Rossi, in relazione ad con una missiva spedita via A/R ed anticipata via Pec, del 28/07/2014 – Che si riporta integralmente:
“per quanto di competenza del Reparto Procedure presso terzi , in risposta: tutti gli atti di pignoramento sono stati eseguiti relativamente a determinate cartelle, citate nei verbali e regolarmente notificate, e non per l’intera morosità a suo carico, notevolmente superiore . La differenza tra i verbali è data dalla spese esecutive caricate su ciascuna procedura e pari a EUR. 83.67. tanto si doveva.”
Una risposta a firma di nessuno, chiunque avrebbe potuto scrivere questa frase, anche il gatto camminando impropriamente sulla tastiera!
In pratica EQUITALIA è un’agenzia di riscossione dove non esistono responsabili, le solite cose all’italiana, accentuato da maleducazione e presunzione, visto la mancata presentazione prima di entrare nelle case dei contribuenti. Un comportamento sorprendente. Come si può notare dalla risposta inviata via mail, ancora una volta Equitalia evita di fornire al debitore quale somma vanta nei confronti dell’azienda agricola alla quale gli è stato pignorato il conto corrente, strumento utile per la conduzione aziendale, senza il quale non può effettuare spese, in quanto violerebbe la legge antiusura. Si torna a richiedere e si diffida a voler comunicare l’importo della somma con i relativi interessi di mora ed aggio, con gli indici di interessi, con un piano di ammortamento dettagliato. Il tutto prima della adesione al rateizzo!
Si avvisa che sono finite le provviste per la conduzione aziendale, con il conto pignorato, l’azienda subisce gravi perdite di guadagno che si ripercuoteranno anche per il prossimo futuro. I danni saranno tutti documentati e richiesti a l’ente di riscossione, attraverso le sedi giudiziarie che si riterranno opportune, in quanto l’azienda ha dato la disponibilità ad un eventuale rateizzo, ovviamente, non con interessi usuranti.
Nel frattempo verranno attuate forme di proteste eclatanti, con chioschi permanenti davanti la sede di equitalia al fine di istruire i debitori, dei metodi adottati nei confronti di chi è già in crisi da tempo dovuto a scelte politiche. La stessa politica che adesso attraverso equitalia, chiede i soldi ai contribuenti, senza essere edotti prima, di quanti sono gli interessi di mora gli aggio e chi più ne ha, più ne metta”.


04 Agosto 2014

Categoria : Cronaca
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