La giunta scopre il treno “lento”
Sulmona – Certo, la velocità che piace al presidente D’Alfonso, che ne fa un suo slogan politico e di intenti, oggi non s’è vista con il treno “lento”, quello storico da Sulmona a Castel di Sangro, dentro il quale (vagoni restaurati secondo lo stile degli anni che furono) si è riunita la giunta regionale.
Riunione formale e regolare, all’ordine del giorno lo sviluppo turistico, con attenzione alle zone interne, in buona parte esplorate non certo ad alta velocità dal suggestivo treno, che solca boschi e forre del parco nazionale della Majella.
Velocità e bellezza, quindi me, come ha detto il presidente D’Alfonso, grandi speranze di uno sviluppo abruzzese basato anche – appunto – su migliori comunicazioni ferroviarie. Attese da decenni. I treni abruzzesi sono immagini del passato, e quelli veloci e moderni o non arrivano fino in Abruzzo, oppure passano senza fermarsi.
“Riscoprire e valorizzare l’entroterra abruzzese attraverso le infrastrutture oggi dimenticate dell’Abruzzo, come la linea Ferroviaria Sulmona-Castel di Sangro: una occasione irripetibile per rilanciare il turismo”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, sul treno d’epoca della tratta Sulmona-Castel di Sangro. “Con questo viaggio abbiamo riscoperto territori straordinari che dobbiamo mettere in rete per valorizzarne le eccellenze turistiche. Con il Presidente Luciano D’Alfonso – conclude Di Pangrazio – abbiamo scelto di puntare, con la nostra azione amministrativa, al potenziamento delle infrastrutture per favorire la crescita e lo sviluppo economica della regione”.
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