Perchè un semaforo resta rotto per mesi?

Martinsicuro – BUROCRAZIA, LENTEZZE, PROBLEMI TECNICI E INCIDENTI – (Foto FC: i soccorsi ai due feriti rimasti sull’asfalto) – Ieri ennesimo incidente (un ferito grave ricoverato a Teramo, una donna meno grave a Giulianova) al micidiale incrocio tra via Roma e via Risorgimento-via Magenta, Villa Rosa, alle porte di Martinsicuro. Incidente dovuto, come i tre precedenti negli ultimi due mesi, al semaforo rotto. Sono spente anche le luci pubbliche, quindi di notte il pericolo è ancora maggiore.
Sia il semaforo, sia le luci sono fuori uso da mesi: esposti, proteste, esternazioni dei cittadini e – probabilmente – adesso anche denunce, non sono serviti a nulla. Il Comune è muto, inerte. Abbiamo tentato di capire come possa avvenire una vicenda simile in un centro che ambisce ad essere anche turistico. Tempi lunghi sono purtroppo normali in casi del genere, ma difficilmente burocrazia e inerzie pubbliche raggiungono livelli simili. Tant’è che il PD pare abbia inoltrato un’interrogazione sull’argomento, mai resa nota.
Il semaforo, a farla breve, è un impianto vecchio le cui centraline non sopportano diversi tipi di circuiti elettrici. C’era il rischio che si bloccasse sul rosso o sul verde, e lo hanno spento. Interventi di manutenzione e di eventuale sostituzione di apparati elettronici? Manco per sogno. Si sta valutando la situazione, e il Comune aspetta non si sa cosa e chi. Pare che i costi siano rilevanti e che, naturalmente, manchino i soldi. Per le luci spente, non si capisce bene quale sia il problema. Restano spente. Bel modo di fare turismo…
In simili situazioni, si cercano rimedi velocii: vigilanza (ma i vigili non li ha mai visti nessuno), strisce pedonali, segnali di stop o altro. Magari una piccola rotatoria al centro dell’incrocio, anche provvisoria, con parti in plastica non molto costose. Tutto meno che l’inerzia totale, durante la quale gli incidenti si moltiplicano, fino a quello grave di ieri. In Comune nessuno sente la necessità di scusarsi, o magari dimettersi? E la politica, sempre pronta a polemiche e scontri, ma solo su ciò che la interessa, sceglie di tenere la bocca cucita.