Celano, FI ce l’ha con Piccone sul CAM
Celano – Forza Italia, con i consiglieri Adelio Di Loreto e Cesidio Piperni, esprime disappunto sulla decisione del sindaco On. Filippo Piccone di approvare con delibera di Giunta l’accordo transattivo e convenzionale con il Cam, evitando il Consiglio Comunale.
“Contestiamo metodo e sostanza della superficiale decisione di evitare un consiglio comunale importante e decisivo come quello di giovedì 31 luglio approvando l’atto transattivo tra Comune e Cam con delibera di Giunta. Il sindaco ha deciso di approvare la convenzione con il Cam senza alcuna discussione nella civica assise impedendo, di fatto, modifiche migliorative all’atto.
Nella sostanza è stato quindi data efficacia ad un atto i cui effetti possono allontanarsi dagli sforzi compiuti in precedenza con lotte, manifestazioni, assemblee. La libera e trasparente discussione dei vari punti dell’atto di accordo con il Cam, che doveva svolgersi nel naturale alveo del Consiglio comunale, è stata dunque impedita. Sono pretestuose le fuorvianti accuse sul nostro ritardo nella sala consiliare. Il regolamento prevede, infatti, che solo dopo che sia trascorsa un’ora da quella fissata nell’avviso di convocazione il Presidente del Consiglio dichiara deserta l’adunanza. E un’ora non era trascorsa. Nella sostanza l’atto di accordo con il Cam presenta aspetti che potevano essere migliorati a vantaggio dei cittadini. Molti i punti non chiari. Si rinuncia a un decreto ingiuntivo di oltre 900 mila euro a favore del Comune a fronte di un mutuo di 129.000 in rate semestrali. Chi garantisce? Non è prevista, infatti, alcuna forma di garanzia assicurativa o fidejussoria in caso di insolvenza da parte del Cam. Nell’accordo transattivo anche gli importi sono approssimativi quando nelle premesse, dopo la cifra di 2.430.000,si aggiunge l’avverbio “circa”. Anche questo era un aspetto da chiarire e correggere. Richiedeva maggiore chiarezza anche il fatto dell’istituzione di uno sportello ad hoc per la riscossione. A carico di chi sono le spese per la sua attivazione e funzionamento? Meritava miglioramenti anche l’aspetto riguardante l’installazione dei contatori: secondo l’accordo approvato in Giunta entro 60 giorni saranno installati i misuratori. Non ultima rimane la questione circa il soggetto legittimato ad incassare le bollette. Lo stesso Venturini, Ad del Cam, in un articolo apparso nei giorni scorsi su organi di stampa precisava che “per legge solo il gestore unico può incassare la tariffa”. Il Comune fa da tramite per l’incasso ma a spese proprie? Questioni che potevano e dovevano essere discusse in Consiglio Comunale. La decisione di ricorrere a delibera di Giunta nasconde anche un fatto più squisitamente politico: malgrado la nostra presenza il sindaco non ha avuto i numeri per portare i lavori in assise. Infine, abbiamo appreso dagli organi di stampa che l’accordo transattivo è maturato nel corso di una serie di incontri svolti dalla maggioranza e dall’opposizione. Niente di più falso tanto che noi, essendo consiglieri, non abbiamo mai assistito a riunioni in merito. Quella di giovedì 31 luglio è la sintesi politica e amministrativa di una brutta e confusa pagina scritta nel verso antidemocratico. Alla luce di quanto esposto il nostro appello è alla responsabilità e correttezza tutelando gli interessi dei cittadini. Per questo chiediamo che l’atto torni ad essere discusso pubblicamente convocando un nuovo consiglio comunale, naturale e corretto epilogo di questa vicenda. A nostro parere l’accordo, così come è, favorisce il Cam e a rimetterci sono i cittadini celanesi. Siamo sempre al fianco dei cittadini e di Celano”.
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