Vertenza LaQtv, un punto a favore dipendenti: lavoro nero, diritti non riconosciuti


L’Aquila – Tutto è più chiaro nell’agitato mondo delle tv aquilane, in cui sia TvUno (ormai spenta da settimane) che LaQtv, hanno seri problemi. “Abbiamo vinto, il Ministero del Lavoro riconosce che le nostre rivendicazioni erano corrette. Ora pero’ la proprieta’ deve mettere mano al portafogli e saldare i debiti che ha con lo Stato e con gli ex dipendenti”.
E’ la segretaria provinciale dell’Ugl Giuliana Vespa (foto) a fare il punto sulle vertenze di 15 ex lavoratori della societa’ Partecipazioni L’Aquila, editrice dell’emittente televisiva LaQtv, dopo aver ricevuto gli atti dell’intervento della Direzione Territoriale del Lavoro dell’Aquila. Secondo quanto reso no stamani in una conferenza stampa, “superano abbondantemente i 110 mila euro i crediti vantati dagli ex lavoratori, tra personale tecnico e giornalistico. “Dobbiamo ringraziare la Dpl e in particolare il direttore della direzione regionale del Lavoro per l’Abruzzo Orazio Parisi, l’Inpgi e l’Inps per aver svolto un lavoro eccellente e aver chiuso in meno di un anno dall’ispezione il fascicolo dandoci di fatto ragione.
Questi lavoratori – ha commentato la sindacalista – si vedono finalmente riconosciuto il lavoro svolto secondo il giusto CCNL, il livello corretto e le reali ore lavorative. L’Amministratore unico ha fatto richiesta di conciliazione alla Dpl ma adesso bisogna capire se la sua volonta’ portera’ effettivamente a qualcosa o e’ di nuovo un modo per prendere tempo, visto che gia’ alla vigilia della scorsa conferenza stampa c’erano stati dei contatti volti a bloccarla ma poi di fatto sono spariti nel nulla”, spiega Vespa. “Quella di oggi – prosegue – per noi e’ gia’ una vittoria. Ci siamo battuti perche’ venisse riconosciuta la dignita’ del lavoro svolto e abbiamo messo un punto fermo in questa vertenza che sara’ e deve essere da monito per tutti quegli editori che pensano di fare il bello e il cattivo tempo con i loro dipendenti sottopagati, sfruttati e ai quali non e’ mai stata riconosciuta la giusta professionalita’”.
“La conclusione di questa vicenda ha dei profili che vanno al di la’ delle azioni dell’Ordine dei Giornalisti che ha deferito il direttore responsabile al Consiglio di Disciplina e dell’accertamento della Dpl”, afferma Stefano Pallotta, presidente dell’Odg Abruzzo, “l’Inpgi riconosce per alcuni ex dipendenti un lavoro di praticantato e per loro si aprono le porte per l’esame da giornalisti professionisti. Questa valutazione apre nuovi profili che devono essere valutati attentamente in fase di conciliazione e in sede di Consiglio dell’Ordine”. I lavoratori – ricorda il sindacato – avevano denunciato “una situazione di lavoro nero, lavoro grigio, contratti capestro, mancata adesione alle casse previdenziali di categoria, mancati pagamenti, mancato riconoscimento della pratica giornalistica, oltre alla mancanza di risposte concrete a richieste bonarie di conciliazione avvenute tramite il sindacato Ugl, nella conferenza del 21 febbraio scorso al fianco della sindacalista Vespa, del presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, e del presidente dell’Odg Abruzzo, Stefano Pallotta.


01 Agosto 2014

Categoria : Cronaca
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