Fusioni CdC, Di Primio pensa al futuro
Chieti – Non perde tempo il sindaco Di Primio, e impugna subito la penna in vista dell’unificazione delle Camere di commercio Chieti-Pescara. Unificazione sì,ma come? Di Primio ha inviato una lettera al Presidente della Camera di Commercio di Chieti e ai componenti della Giunta Camerale auspicando “per il bene del sistema territoriale di area vasta su cui insistono le competenze delle Camere di Chieti e Pescara” che la sede teatina possa diventare “base per erogare servizi a tutte le imprese chietine e pescaresi”.
Di seguito la lettera integrale:
«Caro Presidente, cari componenti la Giunta Camerale, nell’approssimarsi della data di rinnovo dei vertici di governo della nostra Camera di Commercio, appuntamento che cade in un momento di riforma del sistema camerale, voglio consegnarVi alcune brevissime considerazioni che credo possano trovare albergo nei confronti programmatici che Voi, ovvero le categorie di cui siete espressione e rappresentanza, andrete svolgendo.
In una logica più che riformatrice “spottista”, il Governo, per vero sin dal Governo Monti, continua a tagliare pezzi del Paese che erogano servizi e balbetta sui tagli alla spesa pubblica. In questa strategia delle date entro cui fare le cose, piuttosto che delle cose da fare entro una determinata data, anche il Vostro Ente deve trovare nuovi spazi vitali ed adeguarsi al nuovo scenario.
Sia ben inteso, – lo dico dall’alto del 61% di minori trasferimenti avuti dal mio Comune e dei 17 mld di € di tagli subìti dal 2007 al 2013 dai Comuni, – la necessità di dare impulso ad un generale cambiamento del sistema Paese, partendo dalla P.A., ritengo sia obiettivo e desiderio ampiamente condiviso. Ciò nonostante, alcune scelte appaiono come la risposta “alla pancia” del Paese, piuttosto che la lucida e razionale strategia per rinnovare l’Italia e proiettarla verso il futuro.
Tornando alla nostra gloriosa Camera, in attesa di conoscere chi avrà l’onore e l’onere di guidarla, credo che il tema di una eventuale razionalizzazione non debba vederci assumere posizioni difensiviste e di retroguardia.
La nostra C.C.I.A.A. primeggia, non lo dico io, ma i dati a tutti noti, per imprese iscritte, servizi erogati ed iniziative sul territorio. Inoltre, fatto tutt’altro che secondario, può contare oltre che sulla prestigiosissima sede di Piazza Vico, anche sulla moderna e funzionale sede di Madonna delle Piane posta al centro della mobilità/intermodalità dell’Abruzzo (Interporto Manoppello, porto Pescara, porto Ortona, snodo autostradale A24-A25-A14, snodo ferroviario Pescara-Roma/Adriatico, aeroporto d’Abruzzo).
Tutto questo, di cui Voi potete parlare più e meglio di me, mi fa guardare con estrema tranquillità al processo razionalizzazione-unione delle sedi.
Sono certo, infatti, che per il bene del sistema territoriale di area vasta su cui insistono le competenze delle Camere, di Chieti e Pescara, pensare ad una sede come quella teatina, base per erogare servizi a tutte le imprese chietine e pescaresi, è la soluzione migliore sulla quale spero l’attuale e futura governance della nostra Camera, ma perché no, anche quella di Pescara, vorranno lavorare.
Con l’auspicio che il senso esclusivamente propositivo e meramente collaborativo con il quale ho voluto consegnarVi queste riflessioni sia gradito, Vi auguro buon lavoro, Vi ringrazio per quello che avete fatto e faccio gli auguri perché possiate raggiungere gli obiettivi che avete in animo».
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