Dov’è la trasparenza?
Navelli – Scrive Gaetano Cantalini: “La settimana scorsa mi sono recato, in qualità di consigliere comunale, presso il Comune Capofila dell’Area Omogenea 6, ovvero il Comune di Prata D’Ansidonia, cui appartiene tra gli altri anche il Comune di Navelli, per sapere dove avrei potuto trovare pubblicati gli atti finora adottati dal cosiddetto “Comitato dei Sindaci” di detta area, istituito con Decreto del Presidente della Regione Abruzzo n. 131 del 29.06.2012 e di cui alla convenzione stipulata fra tutti i comuni aderenti all’area omogenea per la gestione associata delle attività comunali relative alla ricostruzione post sisma del 06.04.2009 tramite la costituzione dell’Ufficio Territoriale per la Ricostruzione.
Ho avuto così la conferma che tali atti non vengono pubblicati, restando chiusi per altro non si sa bene in quale cassetto, come pure gli atti ed i provvedimenti amministrativi di competenza dell’ufficio associato, con sede in Caporciano, e del suo responsabile mediante i quali gli uffici territoriali esercitano la funzione pubblica inerente l’attività di ricostruzione, demandata dai comuni associati che mantengono la titolarità ed il controllo della stessa.
Ma non esiste una legge, la 241/90, che impone alle amministrazioni trasparenza ed evidenza negli atti pubblici? La normativa in materia di ricostruzione post terremoto non fa forse esplicito riferimento all’obbligo di utilizzo dei sistemi informatici al fine di rendere il più chiaro possibile l’operato delle pubbliche amministrazioni e l’andamento delle procedure burocratiche? Ciò nonostante ai cittadini non è dato conoscere le decisioni assunte dal “Comitato dei Sindaci” che tuttavia svolge funzioni importanti in relazione agli uffici territoriali: propone la nomina, la sostituzione e la revoca del responsabile fissandone gli obiettivi, formula gli indirizzi operativi, assicura il controllo della gestione, approva il piano finanziario di funzionamento. Allo stesso modo ai cittadini non è dato conoscere l’operato degli uffici territoriali cui sono affidati compiti e procedimenti tecnico-amministrativi inerenti la ricostruzione, come l’esame dei propri progetti e il rilascio del nulla osta per milioni e milioni di euro.
A distanza di un anno ormai dall’entrata a regime del funzionamento di detti uffici non è arrivato il momento di dare corso alla tanto declamata trasparenza negli atti amministrativi che a quanto pare non viene minimamente praticata?
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