UDU su tasse e contributi Università


L’Aquila – NO ALLA SCELTA DI ISOLAMENTO DELLA RETTRICE – NO ALL’EMENDAMENTO SALVA-POVERI – L’UDU, Unione degli universitari, ha diffuso una lunga nota sul problema delle tasse universitarie. La riportiamo: “Alcune luci e molte ombre. Si confonde il diritto con il premio e il merito con la punizione. Puniti gli studenti più poveri se fuori corso. Respinti emendamenti che tutelavano l’Ateneo, tutelavano i più poveri e che avevano ampia copertura.
Nel corso del CdA dell’Università sono stati introdotti pochissimi correttivi. Votati oggi alcuni emendamenti
dell’Udu volti a non penalizzare gli studenti delle Lauree Magistrali a Ciclo Unico.
Respinti però altri emendamenti, tra i quali quelli richiesti unanimemente, con il consenso di tutte le
liste, dal Consiglio Studentesco. Gravissimo il voto contrario all’emendamento salva-poveri.
Con un atto di estrema responsabilità l’Udu ha formulato un emendamento che nell’eliminare lo
scalino da 0 a 6000 euro di ISEE, ovvero i più poveri in assoluto, prevedeva un correttivo dai
14Mila euro in su di ISEE, che prevedeva 1E in più per ogni scalino di 1000E di ISEE (da 1E in più
di contributo con 15.000 di ISEE fino ad un massimo di 29Euro in più oltre i 43Mila euro di ISEE).
La platea degli studenti con ISEE superiore ai 14.000 euro avrebbe permesso, in una specie di
piccolissimo contributo di solidarietà proposto dagli studenti stessi e pagato da loro stessi, la
graduazione dei contributi per ISEE tra 0 e 6000 Euro.
L’emendamento, lungi dall’essere un emendamento ideologico, permetteva all’Ateneo di
rispettare i vincoli introdotti dalla legge 135/2012 nella fascia di reddito più bassa. Si ricorda
infatti che la normativa impedisce aumenti di tasse e contributi per le fasce di reddito sotto i 40.000
euro di ISEE superiori agli adeguamenti ISTAT.
La previgente regolamentazione delle tasse dell’Università dell’Aquila non prevedeva alcuno scalino
iniziale, per cui l’introduzione di uno scalino oggi già sul reddito 0 introduce una violazione della
legge.
Il voto contrario su questo emendamento (5 contro 4), con il voto determinante della Rettrice, è
gravissimo perché ingiustificato in termini di entrate (l’entrata prevista con il correttivo di
solidarietà superava l’esenzione proposta) e assume una connotazione “ideologica” da parte della
Rettrice e dei 4 consiglieri che l’hanno sostenuta (Prof.Berti, Prof.Pisani, R.Marotta e F.Carnicelli).
E’ previsto infatti la possibilità di un abbattimento dei contributi per le fasce più povere, ma
“utilizzabile” soltanto per gli studenti in corso.
Scelta punitiva, e per nulla incentivante visto che arriva al 30 Luglio, ovvero a sessioni d’esame
finite.
Grave e ugualmente punitivo il “criterio” per accedere agli sconti per le Lauree Magistrali.
Sarà possibile avere esenzioni per l’accesso alle Lauree Magistrali solo per gli studenti che si siano
laureati nella triennale al massimo entro il I anno fuori corso.
Avevamo proposto di eliminare questo vincolo o almeno di attivarlo a partire dal 2016/2017, per
non punire gli studenti che sono già nel pieno del loro percorso triennale.
Peraltro abbiamo sottolineato la situazione non rosea in cui versano gran parte delle lauree
magistrali dell’Ateneo, che hanno quasi tutte pochissimi iscritti. Gli incentivi all’iscrizione alle
magistrali riguarderà, con le limitazioni imposte dalla Rettrice, pochissime persone. Il nostro
emendamento serviva, oltre che a sostenere gli studenti di fronte ad una tassazione alta e senza
abbattimenti all’atto delle immatricolazione alla magistrale, a sostenere quei corsi di laurea
magistrale a rischio chiusura per mancanza di iscritti minimi.
La scelta del CdA, anche in questo caso, rischia di essere completamente controproducente per
l’Ateneo, anche in termini economici.
Bocciata infine anche la proposta di un piccolo incentivo al contratto regolare per i fuori sede con
ISEE sotto i 21Mila Euro.
Complessivamente il regolamento tasse approvato presenta luci, bene infatti la fasciazione tra i
6Mila e i 14Mila Euro di ISEE. Dai 14 ai 28Mila circa è una fasciazione accettabile per quest’anno,
ma l’anno 2015/2016, con il rientro della I rata e con la previsione inaccettabile di ulteriori
102E di contributi diventerà insostenibile, oltre che dai 0 ai 6000E di ISEE, anche dai 23 ai
28Mila euro di ISEE e oltre.
Il tetto massimo fissato è di 1306E (tassa iscrizione, tassa regionale, bollo, contributi), ma solo per
il 2014/2015 300E di prima rata saranno coperti ancora dal Miur e dall’Accordo di Programma
(tetto 2014/2015 1006E )
Sugli esoneri di merito le luci sono sul sistema di sconti per CFU per gli studenti dal II in poi delle
Lauree e delle Lauree Magistrali e magistrali a ciclo unico, per i quali è prevista la tabella di sconti
proposta dall’Udu.
Positivi gli sconti per le matricole delle triennali (previsti con voto da 80 a 100), negativo invece il
sistema di sconti per le matricole delle magistrali, che si attiveranno esclusivamente per laureati
entro il I f.c. delle triennali con voto di laurea da 100 a 110 e lode (noi avevamo previsto una
formulazione da 90 e senza il limite sul tempo di laurea triennale).
La questione tasse ha visto un duro confronto tra la Rettrice e gli studenti, si poteva concludere con
miglioramenti equilibrati e di garanzia per l’Ateneo per poi rinviare ad ulteriori modifiche per
l’anno prossimo. Ci si poteva arrivare con il voto favorevole degli studenti e dando, per una volta,
ascolto a richieste unanimi del Consiglio Studentesco perfettamente in linea con i vincoli di bilancio
posti. Invece si è preferito lasciare elementi di punizione e di iniquità e approvare il testo finale con
soli 5 voti (Rettrice, Prof. Berti, Prof. Pisani, R.Marotta, F.Carnicelli) e 4 astensioni (gli studenti, la
prof.A.Monaco e A.Robimarga).
Con la scusa dei “premi” ci si è dimenticati del grandissimo ritardo con il quale si è affrontato il
tema delle tasse, con gli studenti che da Ottobre avevano chiesto di aprire la discussione e di
coinvolgere EE.LL e Miur in questa fase transitoria. Lo sforzo degli studenti ha permesso di
migliorare la proposta iniziale, ma servirà tornarci su il prossimo anno e l’Udu lo farà senza ombra
di dubbio. Sarà però fondamentale che la Rettrice esca dall’isolamento in cui si è rinchiusa e in cui
rischia di rinchiudere l’intero Ateneo”.


30 Luglio 2014

Categoria : Cronaca
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