Un laboratorio per ricucire la vita a colori – Patching e quilting, vediamo cosa sono
L’Aquila – Laboratori nei quali le donne possano svolgere attività connesse con le loro abilità e con il modus vivendi di prima della devastazione, per “ricucire” la vita al passato. “QUILTITALIA”, Associazione Patchwork e Quilting, dopo la manifestazione “Ricucire la vita”, organizzata in collaborazione con la Croce Rossa Italiana e con il Dipartimento cultura della Regione, ha creato alcuni laboratori presso i campi di accoglienza di Camarda, Centi Colella e Collemaggio. Moltissime donne non conoscevano la tecnica, che richiede anche estro artistico e creativo, e quindi stimola attitudini spesso sommerse e mai portate alla luce da chi le detiene. Un’occasione per rivelarsi artiste, utilizzando soltanto dei pezzi di stoffa e una traccia, un disegno approssimativo, da seguire nell’unire le varie pezze colorate.
Queste iniziative hanno riscosso successo destando l’interesse delle donne ospitate nelle tendopoli e svolgendo al contempo un’azione terapeutica volta al superamento del trauma subito con terremoto del 6 aprile. Con la chiusura dei campi di accoglienza, la QUILTITALIA si è impegnata per cercare dei locali dove le signore aquilane potessero continuare la loro attività e dare la possibilità ad altre donne di avvicinarsi all’arte del patchwork.
La disponibilità è stata offerta dalla Proloco di Coppito nei locali di Murata Gigotti dove la QUILTITALIA ha già avviato corsi di patchwork e quilting, e nella Scuola della Guardia di Finanza (Hotel Cagliari stanza n. 940) che, grazie alla sensibilità del Generale Lisi, ha messo a disposizione uno dei propri locali che verrà inaugurato domani 8 dicembre 2009 alle ore 11.
Alla cerimonia parteciperanno Maria Teresa Letta, presidente della Croce Rossa Italiana per la Regione Abruzzo, l’Avv. Carla Lettere, commissario provinciale della Croce Rossa Italiana, l’On. Maurizio Scelli, i responsabili del Settore Cultura di Regione, Provincia e Comune e Don Martino Gaida, il quale impartirà la benedizione del laboratorio che verrà dedicato ad Antonella Andreassi, Giovanna Berardini e Daniela Visione, giovani mamme vittime del terremoto. (Nelle foto: Il logo di Quilting Italia e un quilt policromo, una trapunta fatta con il metodo patchwork)
PATCHWORK E QUILTING – Vediamo cosa nascondo queste due parole inglesi, che i più non conoscono. Il patchwork è il “lavoro con le pezze” (patch significa appunto pezza): è un manufatto che consiste nell’unione, tramite cucitura, di diverse parti di tessuto, generalmente ma non esclusivamente di cotone, al fine di ottenere un oggetto per la persona o la casa, con motivi geometrici o meno. In Italia assume, come in altri paesi, anche valenza artistica mediante forme e colori sapientemente accostati e accoppiati da chi “dipinge con la stoffa”.
Secondo Wikipedia, è una tecnica molto usata per realizzare dei quilt, che sono trapunte il cui top (parte superiore) è composto dal manufatto patchwork, un mollettone (imbottitura in cotone o sintetico) e da un telo inferiore (backing) di solito in mussolina e una chiusura fatta con lo sbieco (binding), che serve per chiudere e decorare i bordi del quilt. Il quilt viene infine decorato con delle “impunture” chiamato quilting, che poi dà il nome al manufatto finale. (Nella foto donne che lavorano ad un quilt, una trapunta fatta con il metodo patching)
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