Il pecorino, il treno perso dall’Abruzzo


Farindola – Se l’Abruzzo fosse… l’Emilia, sarebbe ricco (almeno quello montano che oggi tende a sparire e a spopolarsi) grazie al pecorino. Ma non lo è, e arranca (ma è meglio di niente) sulla strada di una stentata promozione. Se i produttori abruzzesi di pecorino fossero tutti uniti, forse si potrebbe garantire una fornitura massiccia ai mercati… ma così non è. Infatti, l’Abruzzo non è … l’Emilia. E si vede.
Farindola comunque ci prova, anche la promozione dell’iniziativa non è certo il massimo. Oggi presentazione a Pescara, ma molti mass media non ne sapevano nulla. Diciamo che si spera migliori, nel suo interesse.
“I frutti del gregge” , e’ questo lo slogan della quinta edizione della sagra del pecorino di Farindola, che si svolgera’ dall’1 al 5 agosto. Organizzata dalla Pro Loco, con il patrocinio del Comune, della Camera di Commercio e del Consorzio di Tutela del pecorino di Farindola, la manifestazione ha come protagonista una delle eccellenze gastronomiche del territorio: lo storico e mitico prodotto caseario che rappresenta un’eccellenza italiana.
Agli inizi del ’900 rappresentava un notevole valore aggiunto alla povera economia contadina di montagna, oggi e’ un prodotto molto ricercato ed apprezzato, simbolo del tentativo di rinascita di un territorio.
“L’idea e’ quella di fare di un prodotto popolare un’occasione economica – ha dichiarato Ugo Ciavattella, presidente del Consorzio di Tutela del Pecorino di Farindola – dimostrando che si puo’ smuovere l’economia locale attraverso la tradizione se adeguatamente promossa. Questa e’ la nostra sfida”. La manifestazione si svolge all’interno del centro storico, con l’obiettivo di far vivere tutti quei luoghi, stradine, piazzette, antiche botteghe di paese, che un tempo ospitavano la maggior parte della popolazione, attualmente, invece, quasi completamente disabitato. “La tre giorni, intende offrire l’occasione ai visitatori ed agli stessi farindolesi – ha spiegato Luigi Buccella, presidente della Pro Loco – la possibilita’ di apprezzare e riscoprire la bellezza, la semplicita’ e la serenita’ di vita di una volta”. Dunque, bellezze naturalistiche, paesaggistiche ed ambientali, riscoperta di antiche tradizioni, tra cui, ovviamente, gastronomia tipica del posto. “Degustazioni dei nostri prodotti tipici, antiche ricette – ha ripreso Buccella – ed ecco che ‘I frutti del gregge’ finiscono nei piatti che proponiamo durante la sagra: tutti prodotti che derivano dalla pecora, oltre al formaggio, ravioli di ricotta, vari tipi di pasta fatta in casa condita con sughi a base di carne di pecora, pecora alla callara, braciole di castrato e chiaramente non potevano mancare i tipici arrosticini rigorosamente fatti a mano. E’ prevista la partecipazione di ristoranti del paese – ha anticipato – che contrariamente a quanto solitamente accade nelle sagre, hanno un ruolo centrale durante l’intera manifestazione: sono loro che gestiranno i vari punti ristoro, proponendo la cucina tipica”.
“La sagra del pecorino rappresenta l’evento clou dell’estate farindolese – ha detto il sindaco, Ilario Lacchetta – garantendo anche un piccolo respiro economico. Auspico grande partecipazione (lo scorso anno superate le 12 mila presenze) ed invito tutti a vivere un week-and, tra storia, relax e buona cucina”.


29 Luglio 2014

Categoria : Cronaca
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