“Dante” aquilana, si ricomincia
L’Aquila – Il Comitato Aquilano della Dante Alighieri, presieduto da Liliana Biondi, annuncia il suo primo appuntamento pubblico dopo lo sconvolgimento del 6 aprile. Martedì, 8 dicembre, alle ore 11, presso la Sala Rossa dell’HOTEL CANADIAN (SS.17 per Roma, prima dell’imbocco dell’autostrada), dove è esposta la mostra antologica di pittura figurativa dell’artista Teofilo Masulli, dal titolo “L’Aquila nei secoli”, i poeti aquilani Clara Di Stefano, Mario Narducci, Elio Peretti, Patrizia Tocci, Anna Ventura, e chiunque abbia una poesia sull’Aquila, si esibiranno con i propri versi poetici.
Da Simonide ad Orazio, da G. Battista Marino fino ai giorni nostri, in cui si sta rivalutando l’importanza dell’incontro tra le arti, pittura e poesia hanno spesso camminato insieme.
Ecco perché, prima che si concluda la mostra di pittura del Maestro Teofilo Masulli “L’Aquila nei secoli”, che dal 15 novembre si tiene presso la “Sala Rossa dell’Hotel Canadian”, il Comitato Aquilano della Società Dante Alighieri sente l’esigenza di far rivivere il fascino e la grandezza storico-artistica della Città “come era prima” con letture e recite di poesie da tenersi mentre si ammirano le tele figurali sull’Aquila, del Maestro Masulli.
I timbri intensi dei versi di Elio Peretti, quelli naturali di Mario Narducci, quelli pensosi di Clara Di Stefano, quelli sottilmente ironici di Anna Ventura, quelli lievemente ritmati di Patrizia Tocci e i vari altri timbri dei poeti che vorranno unirsi, bene si armonizzeranno con i colori delle quaranta tele con le quali il Maestro Masulli ripercorre, raffigurandola, la storia dell’Aquila, attraverso i personaggi -Celestino V, il Cardinale Agnifili, Saturnino Gatti, la Guerra di Braccio-, i tanti luoghi aquilani –le 99 Cannelle, Palazzo Centi, Palazzo Ardinghelli con Teofilo Patini, gli storici il Gran Caffè Eden, il Caffè Nurzia, la Sala Baiocco, Le Tre Marie-, le Chiese e le ricorrenze sacre, come la Porta Santa, il Corpus Domini alla Chiesa di Santa Maria Paganica, i Gonfalonieri verso la Madonna di Roio, la scampagnata alla “Madonna Fore”, il ferragosto a Piazza Duomo- e, ancora, la Silvestrella, i portici e il Bar Commercio, il Mercato di Piazza Duomo; come non mancano quattro delicate pitture su Onna, e su “la più bella del paese: Santa Giusta di Bazzano. “Il tutto dipinto – scrive la Biondi – col gusto dell’intarsio e del particolare, ma reso personale, con gusto settecentesco e sbarazzino e con la sensibilità e la gioia di chi porta quelle bellezze scolpite nell’animo di cittadino-artista innamorato della propria terra, della storia, dell’arte e dei suoi tanti monumenti. Ricordare e rivivere, attraverso la pittura e la poesia, quanto fosse bella la nostra Città prima del 6 aprile, ci spronerà a starle vicino, a vegliare, a combattere, ad aiutarla a guarire nella “carne” e a mantenerne desta la vivacità culturale e artistica”.
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