Unimpresa Chieti: niente crescita senza credito e riduzione tasse
Chieti – (F.C.). Il 62,5% delle imprese teme una nuova impennata di dissesti finanziari, stato di crisi e procedure concorsuali. Tra i problemi principali: impossibilita’ di pagare le tasse, stretta del credito e ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione. E’ quanto emerge da un sondaggio effettuato da Unimprese fra le 122 mila associate dopo il cambio della guardia tra Letta e Renzi. Sul punto fa sentire stamani la sua voce il presidente di Unimpresa Chieti, Carlo Fedecostante. “La situazione – commenta – e’ da allarme rosso. La massa di imprese che alzano bandiera bianca si estende a vista d’occhio giorno dopo giorno e non si vede una via d’uscita. Le imprese sono stremate e il fallimento, in taluni casi, e’ inevitabile. Al Governo di Matteo Renzi Unimpresa ha posto piu’ volte l’esigenza di varare riforme serie, volte a dare speranza agli imprenditori e pure alle famiglie. Per rimettere in moto l’economia, e quindi per far ripartire l’occupazione – sostiene Fedecostante – si deve dare impulso al credito e vanno tagliate le tasse”. Per il presidente di Unimpresa Chieti “un ragionamento, e forse qualche ripensamento, va fatto anche in chiave europea: la Germania ha dati migliori, ma nel lungo periodo anche la robusta economia tedesca paghera’ il conto in assenza di politiche economiche in grado di far ripartire anche i paesi piu’ deboli”.
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