Si uccide bruciandosi: i danni psicologici del terremoto continuano a provocare tragedie


L’Aquila – (F.C.). La depressione, l’ansia, l’invecchiamento fisico precoce, si scorgono negli atteggiamenti e sui volti di tanta gente, dopo la rovina fisica e psicologica dovuta al terremoto del 2009. Le vittime, infatti, sono molte di più delle 309 ufficiali, o dei feriti nel sistma, a migliaia. Ce ne sono di colpite nella mente, nella psiche, e sono tantissime. Oggi una tragedia. Dopo il terremoto la sua vita non e’ stata piu’ la stessa. In preda alla depressione un uomo di 68 anni si e’ tolto la vita questa mattina dandosi fuoco dentro una rimessa agricola di sua proprieta’ all’altezza di un passaggio a livello della statale 5 bis. Le fiamme sono state notate verso le 6.30 dagli agenti della polizia municipale, diretti da Ernesto Grippo, che hanno allertato i vigili del fuoco. I pompieri hanno spento le fiamme ma l’uomo era gia’ morto carbonizzato. Il 68enne ha lasciato dei biglietti in auto per spiegare i motivi del suo gesto e ha fatto riferimento proprio al terremoto del 2009, spiegando che da allora la sia vita era finita. L’uomo, un ex alpino, era sposato e con figli.


25 Luglio 2014

Categoria : Cronaca
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