Legnini su ricostruzione trasparente – Costruttori sfiduciati disertano riunione


L’Aquila – IN ARRIVO LEGGE SPECIALE, PER ORA MALCONTENTO E SFIDUCIA – “La ricostruzione deve avvenire nel segno della trasparenza e della legalita’, due condizioni da rispettare non solo perche sono valori in sè ma anche perché sono un dovere e una necessita’ di cui tutti dovrebbero farsi carico a cominciare dalle imprese, e rappresentano una condizione imprenscindibile per continuare speditamente la ricostruzione e per ottenere le necessarie risorse pubbliche”. Così il sottosegretario all’Economia, Giovanni Legnini, foto, intervenuto ieri all’assemblea dell’Ance, l’associazione dei costruttori.
“Stiamo lavorando sulla Legge Speciale per la Ricostruzione che dovrebbe essere pronta in tempi brevi – ha aggiunto Legnini – Non sara’ solo un ritocco ma un provvedimento importante e conclusivo che dara’ una risposta ai problemi ancora aperti sopratutto nel settore della ricostruzione privata. Ho chiesto a tutti i gruppi parlamentari di dare il loro consenso alla deliberante – ha concluso il sottosegretario – per assicurare una partecipazione attiva da parte delle forze politiche, un corsia preferenziale e una procedura piu’ veloce per l’approvazione delle nuove norme. Tutti i gruppi si sono dichiarati d’accordo. Siamo impegnati, infine, a individuare le risorse necessarie per completare la ricostruzione”.
Fin qui la cronaca della riunione, ma non è tutto. Hanno infatti partecipato pochissimi iscritti all’ANCE, che pure sono centinaia in tutta la provincia. Sintomo di sfiducia e malessere, anche di irritazione e rabbia. C’è stata polemica, qualcuno ha tentato di alzare la voce per farsi sentire.
La verità, dicono a chi pone loro domande i costruttori e gli impresari (particolarmente scontenti i peligni e i marsicani, ma anche a L’Aquila le cose non vanno certo bene), è che i pochi lavori importanti finiscono sempre alle stesse imprese, sempre i soliti nomi. Più è importante l’appalto, più è facile prevedere che i nomi saranno sempre quelli di chi conta.
La ricostruzione deve essere trasparente, d’accordo, ma deve portare benessere a tutti coloro che accettano la trasparenza e le regole. Non sempre e non solo ai soliti noti. Dunque, c’è sicuramente molto da cambiare, a cominciare dai metodi. Le cento gru che anni fa volevamo innalzare – dice il presidente dei costruttori Frattale – ora ci sono, grazie allo snellimento delle procedure, alla semplificazione delle regole.
Più una promessa che una realtà, per ora. A fine agosto arriverà Renzi, conferma Legnini, e dirà tutto ciò che deve dire garantendo risorse e tempi per la ricostruzione.
Ma è questo il problema? No, per molti impresari ormai alle strette, o rovinati, o senza lavoro. Ed è impossibile che in una città tutta un cantiere, in un cratere che dovrebbe esserlo, non ci sia un’equa distribuzione del lavoro, e che si debba parlare oggi drammaticamente di crisi del mercato edilizio.
Qualcosa che non funziona, dunque, c’è. Chi ha le carte in regola perché non lavora? Forse, perché a molti mancano amici che contano?


24 Luglio 2014

Categoria : Politica
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