Taglio TAR? E’ solo rimandato (forse)
Pescara – SI CORRE AI RIPARI MA COME SEMPRE IN RITARDO – “Ieri sera e’ stato approvato in Commissione un emendamento, proposto dall’on. Giorgio Gitti di Scelta Civica, che ridimensiona in modo sensibile, il taglio delle sezioni distaccate dei Tar. Per quanto riguarda pero’ il Tar di Pescara si e’ solo procrastinata la sua chiusura a luglio 2015.
Tardiva, allora, arriva l’iniziativa del Presidente D’Alfonso di convocare per venerdi’ una riunione con i parlamentari abruzzesi per discutere sul tema e per chiedere di attivarsi in tal senso. Probabilmente non ha seguito con la dovuta accortezza l’iter del provvedimento, anche se da tempo l’ordine degli avvocati di Pescara chiede che la politica abruzzese si attivi per salvaguardare il territorio” .
Sono le parole dell’on. Fabrizio di Stefano (foto) a seguito dell’approvazione di un emendamento che modifica l’articolo inerente la soppressione delle sedi distaccate dei Tar, presente del decreto legge sulla P.A. “La settimana scorsa ho presentato un emendamento, e che eventualmente ripresentero’ anche in Aula – sottolinea l’on. Di Stefano – che sancisce un principio oggettivo: quei tribunali che hanno un’ alta produttivita’ ed un saldo economico positivo devono essere salvati. Il Tar di Pescara rientra in tali parametri poiche’ possiede un’alta poduttivita’ che ha comportato la riduzione dell’arretrato del 64% con un incasso derivante dal versamento del contributo unificato per il solo anno 2013 pari ad 528.349 euro, a fronte di un budget di spesa di 167.633 euro complessivi”. “Questa ‘finta’ riforma della Pubblica Amministrazione- prosegue l’on. Di Stefano- dimostra ancora una volta l’incapacita’ di questo Governo di fare le riforme vere e necessarie per il Paese. Torno a ribadire la giustezza dell’emendamento da me presentato, che sanciva un criterio oggettivo e cioe’ la non chiusura delle sezioni che per l’anno 2013 hanno ottenuto un saldo positivo tra il versamento del contributo unificato e il budget di spesa annuale, e che per gli anni 2014 e 2015 abbiano rispettato il suddetto saldo, tra questi quello di Pescara. Mentre assistiamo solo a tagli lineari che, come nel caso dei Tar, non prende in considerazione nessuno degli elementi essenziali ai fini di un loro eventuale ridimensionamento” “Aspettiamo adesso di vedere nei prossimi giorni in Commissione, e poi in Aula – conclude il parlamentare – i colleghi di maggioranza abruzzese, se sapranno interepretare le istanze del territorio e salvaguardare un Tar che ha tutti i numeri per rimanere pienamente funzionante”.
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