Lolli, 2 miliardi € e 5 programmi operativi
L’Aquila – IL VICEPRESIDENTE GUARDA AI PROSSIMI SETTE ANNI IN ABRUZZO – Prima di tutto fare i conti e sapere di quanto si dispone per fare ciò che c’è di urgente. Cioè molte cose. Razionalmente e con i piedi per terra, il vice presidente Lolli si arma di calcolatrice e, spalleggiato dai suoi fidi, fruga nel salvadanaio regionale. Consulta, spulcia, conta, aggiunge, toglie, si informa, naviga tra leggi e leggine, si legge le cose d’Europa. Poi emerge il quantum. Due miliardi di euro, una bella sommetta (vertiginoso il riferimento in lire, 4.000 miliardi), ma per sette anni, che pure sono un tempo vertiginoso se uno si guarda davanti al naso e finisce con lo sbarcare nell’anno 2021.
Quasi una traversata spaziotemporale da Star Trek, complice papà Einstein…
“Abbiamo a disposizione per i prossimi sette anni oltre due miliardi di euro divisi in cinque programmi operativi. Quello approvato in giunta ieri riguarda il fondo sociale europeo (FSE) e il Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) per un totale di 370 milioni che investiremo in lavoro occupazione e imprese. Si tratta di fondi importanti destinati, in particolare, a ricerca innovazione, consorzi di imprese, ambiente ma che purtroppo sono di entita’ di gran lunga inferiore rispetto al settennio precedente”.
Lo ha detto il vice presidente Giovanni Lolli in conferenza stampa oggi presentando la nuova programmazione dei fondi europei 2014-2020. A proposito della polemica sollevata sulla esclusione della Marsica dalla Carta degli aiuti a finalita’ regionale (ex art. 107, c.3, lett.c) del TFUE, Lolli ha difeso la scelta spiegando come la precedente amministrazione avrebbe consegnato alla Conferenza Stato-Regioni una mappa da inviare poi a Bruxelles, subito bocciata, perche’ la quota di partecipazione sforava i parametri stabiliti di popolazione.
“Il risultato – ha commentato Lolli – e’ stato che il Mise ha respinto la proposta avanzata dall’Abruzzo di riconoscere, nella zonizzazione delle aree, una quota di popolazione che sforava i parametri stabiliti poiche’ sommava al plafond di 252mila abitanti l’area del cratere per un totale di 382 mila abitanti. Appena insediati abbiamo dovuto lavorare per ottenere una proroga per la consegna della pratica a Bruxelles e approvare urgentemente una nuova mappatura con la delibera di Giunta dell’8 luglio dove sono tracciate le aree che vanno dall’Aquila fino a Sulmona, passando per l’area industriale di Bussi e Val di Sangro. E, inoltre, agganciate alle Marche, l’area della Val Vibrata, piu’ il Molise, con aree industriali del Vastese”. Le Regioni italiane, infatti, devono individuare le aree con particolare vocazione industriale e produttiva e in difficolta’, con un numero complessivo di abitanti non superiore ai 252mila, sulle quali concentrare gli aiuti economici.
“L’ area cratere ha concluso Lolli – era doveroso metterla poiche’ beneficia del 5 per cento delle risorse per la ricostruzione destinate allo sviluppo economico. Il beneficio della inclusione nella mappa riguarda soprattutto le grandi imprese innovative che hanno la possibilita’ di avere una maggiorazione del 10 per cento rispetto a quelle che ne sono fuori. E’ anche vero-che nella delibera di giunta abbiamo evidenziato come la Marsica meriti attenzione e specificita’ particolari per cui assumiamo sin da ora l’impegno solenne a coinvolgere il territorio in un progetto speciale su cui stiamo gia’ lavorando. Dunque, nessuna esclusione, nessuna penalizzazione. Abbiamo dovuto porre rimedio ad un atto definito illegittimo con il quale rischiavamo di vanificare una ghiotta opportunita’ per l’intera economia abruzzese”.
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