“Stanchi di prese in giro, il Governo non ha capito cos’è accaduto il 6 aprile a L’Aquila”


Pezzopane Napolitano 6 set 09L’Aquila – A Roma hanno davvero capito bene cosa è avvenuto in Abruzzo il 6 aprile? O fanno finta di aver capito? Sanno che una città e decine di centri minori sono stati distrutti, oppure sottovalutano i danni e la devastazione? Forse dovrebbero fare ammenda e guardare meglio il servizio che stasera Daniela Senepa, del TG3 Abruzzo, ha dedicato a L’Aquila “zona rossa” di morte e silenzio. Ha seri dubbi sul governo la presidente della Provincia Stefania Pezzopane, che chiama alla mobilitazione: “Forse il governo non ha ben compreso quello che è accaduto qui il 6 aprile, altrimenti non ci dissanguerebbe in questo modo.
L’emendamento alla legge finanziaria presentato dall’esecutivo non prevede affatto la proroga della sospensione delle tasse. Al contrario gli aquilani già da dicembre torneranno a pagare tasse e tributi. Quello che propone il governo è solo di posticipare a giugno la restituzione delle tasse che i cittadini non hanno versato in questi 8 mesi.
Dunque torneremo a pagare subito; in più dovremo restituire tutto quello non versato a partire da giugno. Lo dovremo restituire in 60 rate al 100%. Un colpo mortale che penalizza cittadini, commercianti e imprese.
Quello che proponiamo e per cui ci batteremo fino a che le nostre ragioni non verranno accolte è di avere un trattamento uguale a quello di altri terremoti precedenti. Per Umbria e Marche fu prevista la restituzione del 40% dilazionata in centoventi rate. E questo è avvenuto dopo 10 anni. Noi chiediamo di essere trattati alla stessa stregua.
Sono mesi che denunciamo la gravità della situazione, che lanciamo appelli, che reclamiamo stessi diritti già accordati ad altri. Ma il governo promette, solo a parole aiuti e dilazioni, poi nei fatti confonde le carte in tavola.
Né dal Parlamento giungono risposte più incoraggianti. Il dibattito parlamentare non sembra rispondere a nessuna delle promesse e delle giuste aspettative della popolazione.
Siamo davvero stanchi di essere presi in giro. È ora di un’azione energica, di una mobilitazione forte di tutto il territorio.
Per questo lunedì 7 dicembre presso l’Auditorium Carispaq (ore 10,00) ho convocato un incontro con sindaci, presidenti delle Comunità Montane, forze sociali e ordini professionali, parlamentati del territorio per rivendicare ancora una volta la necessità di accordare anche all’Abruzzo gli stessi diritti già concessi all’Umbria.
Non chiediamo niente di più, ma neanche niente di meno”.
(Nella foto: Come è lontana nel tempo la visita del presidente Napolitano agli aquilani: ora il governo torna a tassarli)


05 Dicembre 2009

Categoria : Politica
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