Aree pregio e commercio, le regole
Pescara – CONTROLLI E MONITORAGGIO DELL’ATTIVITÀ SU CENTRO CITTADINO – (di Stefano Leone)
“Stiamo intensificando l’attività di controllo sul commercio per il monitoraggio delle aree di pregio della città, – afferma il giovane neo Assessore, Giacomo Cuzzi, figlio d’arte, (il padre è Gaetano Cuzzi, ex assessore provinciale, esponente storico del partito socialista abruzzese), con deleghe alle Attività produttive e Commercio – insieme al reparto Tutela dei consumatori e del Territorio della Polizia Municipale”. L’attività di controllo, alla quale fa riferimento Cuzzi, pare non sia puntata esclusivamente a rilevare illeciti, “ma è riconsegnare alla città regole certe per l’esercizio di una delle sue attività principali, qual è il commercio – afferma Cuzzi -. L’intento dell’azione della macchina amministrativa municipale è mettere quindi in pratica un’idea di decoro cittadino e di animazione che siano in linea sia con luogo dove si svolgono, che con la qualità incarnata dall’offerta turistica e commerciale. Afferma ancora l’Assessore Cuzzi che, “su questa linea nei giorni scorsi diverse sono state le situazioni monitorate e sanzionate. Si tratta di violazioni delle normative dell’Ordinanza relativa al commercio itinerante su aree di pregio, nonché quelle relative alla materia alimentare. Sono state riscontrate violazioni anche al Codice della strada, per occupazione abusiva di suolo pubblico e della legge 88 del 2008 relativa alla vendita di sostanze alcoliche su suolo pubblico (disciplinata dall’articolo 14 bis della legge n. 125 del 2001). Quello che l’Amministrazione vuole fare è un’azione di sensibilizzazione e rispetto delle regole in campo commerciale, soprattutto di quelle pratiche che non solo violano le regole, ma possono rappresentare anche un rischio per l’ordine pubblico cittadino. Non può essere consentito tutto nel centro cittadino, vogliamo tracciare una linea di discontinuità con ciò che è accaduto nel recente passato, puntando su eventi che mettano insieme qualità e bellezza”. Ha ragione da vendere il giovane e volenteroso Assessore quando dice che “non può essere consentito tutto” e che si punta su “eventi che mettano insieme qualità e bellezza”. Allora il discorso non sarebbe fuori luogo se si facesse non solo unicamente per le cosiddette “aree di pregio”. Questo perché altrimenti le altre aree potrebbero intendersi “non di pregio” e, dunque aggredite e vituperate. Ci viene in mente, uno per tutti, quello scempio di mercatino degli extra comunitari nelle aree di risulta a ridosso della stazione ferroviaria. Per non parlare delle aree periferiche. Coniugare qualità e bellezza è cosa buona e giusta, farlo a macchia di leopardo ha il senso del vendere i frigoriferi agli esquimesi.
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