Tutti i misteri del caso Maxim


Pescara – ANCHE I RUSSI VOGLIONO SAPERE COME SONO ANDATE LE COSE – Più si va avanti nelle indagini sul bambino Maxim, soffocato (conferma dall’autopsia ieri, come riferito) dal padre Massimo Maravalle, 47 anni, da anni in cura psichiatrica, più si resta sconcertati. A bocca aperta per l’incredulità e lo stupore. Sono anche i russi a volerne sapere di più: Maxim, infatti, era giunto in Italia nel 2012 dalla natia Siberia. L’autorità giudiziaria russa intende appurare come sia avvenuta l’adozione, e in base a quali procedure e a quali accertamenti sugli aspiranti genitori.
Ieri lo psichiatra che aveva in cura Maravalle ha detto agli inquirenti due cose essenziali: prima, il suo paziente aveva manifestato l’intenzione di ridurre i farmaci, come poi ha fatto autonomamente; seconda, nel corso delle pratiche di adozione del bambino, nessuno interpellò lo psichiatra. Pian piano sta emergendo una realtà che potrebbe anche far paura, tanto è assurda e tanto conferma l’inettitudine dei meccanismi a tutti i livelli.
La realtà è che, nonostante le pratiche per le adozioni siano lunghe, difficili, defedanti per gli aspiranti genitori, tipicamente italiane insomma, nel caso Maravalle non è emerso ad alcun livello che l’aspirante genitore adottivo era disturbato psichicamente. Dunque forse non adatto ad un’adozione.
Altrimenti, perchè le pratiche sono lunghe, difficili, appartemente meticolose e scrupolose? A cosa servono, se non emerge neppure che uno è gravemente malato?
Sicuramente la Procura di Pescara si pone queste domande, e le porrà a tutti i protagonisti dell’antefatto di una storia incredibile, con una vittima: Maxim. Un piccolo agnello sacrificale sull’altare insulso dei nonsensi italiani. Che stavolta debbono però uscire dalle nebbie. Impossibile che non esistano responsabilità: qualcuno non ha fatto ciò che andava fatto.
Se tutto è regolare, se tutti hanno rispettato le regole, se tutto è ok, allora vuol dire che questo è diventato un paese folle, oltre che assurdo. Nessuno nega ad un malato (anche di mente) il diritto di tentare di vivere, di curarsi, di essere come desidera. Inaccettabile è che una persona malata possa adottare un bambino, senza che nessuno scopra che è malata. Ma dove viviamo?
Oggi nella chiesa del Sacro Cuore si sono svolti i funerali. Grande commozione, e non solo dei parenti di Maxim e dei loro amici. Domani Maravalle – che è agli arresti – sarà sentito dai magistrati inquirenti.


20 Luglio 2014

Categoria : Cronaca
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