Scali aerei, mosche e mancati decolli


L’Aquila – (Foto: aereo per Cagliari nel 2010, partì ma dovette rientrare in un altro scalo) – Franco Taccia scrive: “Gentile Direttore, stavo per scriverLe per chiederLe di chiarirmi un dubbio, ma Lei, malvagio, m’ha lasciato col “mouse” a metà strada, pronto a decollare ma stoppato sul più bello.
Preturo, come Lei logicamente sottolinea nell’editoriale di ieri, doveva essere uno scalo “di soccorso”, di pronto intervento per mezzi antincendio, una base fissa per i Vigili del Fuoco sopratutto.
Si è continuato per anni sull’ondata del rincitrullimento post sismico, ma non dovuto al sisma ma all’abboccare
a tutto tipico di molti, a pensare (?) che in una città (?) che ha perso definitivamente almeno 20.000 persone fra quelle che da sempre ci vivevano (e non mi si venga a dire che ne arriveranno o ne sono arrivate altrettante “più grandi e più belle”) a cercare di far credere che servisse uno scalo turistico/commerciale MI/AQ o balneare OLBIA/L’AQUILA.
Mentre, se scoppia un incendio a Roio devono arrivare gli elicotteri da Pescara o gli aerei da Roma o chissa’ dove, e s’è fatto il volo inaugurale tanto per far provare il brivido del volo a qualcuno, gratis presumo.
Intanto a proposito di voli le case sono piene di mosche ed insetti di ogni tipo, presumo per problemi di disinfestazione ed anche perchè le mosche non hanno bisogno ne di scali aerei ne di società che gesticano i voli.
Gli basta la sporcizia per sopravvivere, la stessa di cui si deliziano i topi, grazie all’approssimativo (cerco di essere buono) taglio di erbacce dovunque, alla distruzione ad opera di vandali di buona parte delle trappole peraltro già non sottoposte a verifiche ad intervalli di tempo reagionevoli.
Certo sono partito, si fa per dire, con gli aerei e sono finito a parlare di sporcizia. Ma questa è la situazione, anche se a qualcuno si storce il naso, e vorrei vedere, a sentirne parlare. Però, vuoi mettere, ad agosto arriva Renzi.
Quindi una bella pulitina alle “rotonde” spartitraffico, sul piazzale davanti Collemaggio, un caffè e un “moccico” al torrone e vai. A proposito di Renzi, visto che la “perdonanza” non decolla e a Belluno addirittura ne usano il nome per vendere piadine e bruschetta, non è che gli si potrebbe affidare il ruolo del “giovin signore”, eliminando così un dilemma angoscioso che rischia di rovinare l’estate (?) aquilana?”.
(Ndr) - Preturo doveva servire alla Protezione civile: non lo dicemmo noi, ma tanti altri, anche autorevoli. Doveva e ormai, forse, dovrà, altrimenti andrebbe chiuso… Che debbano arrivare da Pescara gli elicotteri della forestale, per gli incendi nella zona aquilana, fa parte di quell’armamentario dell’assurdo e del ridicolo che da sempre appartiene alla quotidianità aquilana. Talmente assurda e illogica, da dover essere dimenticata. Difficile, però, riuscirci. Malvagi… no, non siamo noi i malvagi, ma la vita quotidiana che ci infliggono.


19 Luglio 2014

Categoria : Dai Lettori
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.