Il solleone rispetta la tradizione


L’Aquila – (Immagini: allegoria delo calore e una mappa meteo dei giorni scorsi) – Le temperature che vengono fornite dalle fonti ufficiali hanno superato i 30 gradi: 32 nel Teramano, 31 a L’Aquila e a Chieti, 28 a Pescara, che è la città più “fresca” in Abruzzo. Da ieri il caldo sembra arrivato davvero, ma è tutto assolutamente nelle medie e nella regola. Siamo nel periodo dell’estate che la tradizione chiama solleone, tra metà luglio e metà agosto. Il Sole diventa leone, nella fantasia popolare (da molti secoli) perchè passeggia nella costellazione del Leone.
Ovviamente tutto ciò non c’entra nulla, la costellazione del Leone non esiste come tutte le altre (solo un effetto prospettico nel cielo tra stelle distantissime una dalle altre) e il Sole non è neppure più vicino alla Terra. Tutto dipende dall’inclinazione dei suoi raggi e dalla capacità dell’ambiente di immagazzinare energia termica. I giorni sono lunghi, il Sole splende più a lungo, l’ambiente ha meno tempo per dissipare il calore.
E poi ci sono le bolle di calore: ormai siamo abituati a chiamarle così. Bombe d’acqua, bombe di calore… terminologie enfatiche ed esagerate. Ma è così: mamma televisione detta le regole e fabbrica i modi di dire, imponendoli a chi non ha molta fantasia. Cioè quasi tutti.


19 Luglio 2014

Categoria : Cronaca
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