Aeroporto, ricapitalizzato non rivitalizzato
Pescara – L’ELENCO DEGLI AEROPORTI CON MASTER PLAN APPROVATO, PESCARA NON C’E’ –
(di Stefano Leone)
In questi giorni, da più parti, si odono arrivare osanna e alleluia per la ricapitalizzazione, da parte di Regione Abruzzo, della SAGA, società di gestione dell’Aeroporto d’Abruzzo. Di SAGA, dopo che altri detentori del patrimonio azionario, si sono silenziosamente ma inesorabilmente sfilati, Regione Abruzzo è ormai di fatto, il maggiore soggetto pubblico dell’azionariato sociale. Premesso che non sarà più possibile, in futuro, (ma già da tempo non sarebbe più stato possibile), avere una società che accumula perdite poi ripianate da soldi pubblici ma, di contro deve produrre utili, nasce il dubbio che la stessa SAGA, non abbia neanche presentato ad ENAC, (Ente Nazionale Aviazione Civile), il master plan vale a dire quel documento di indirizzo strategico, che sviluppa un’ipotesi complessiva sulla programmazione d’interventi nel medio-lungo termine. Beninteso, si ribadisce, è un dubbio. Sarà un dubbio, ma fatto sta che, in questi giorni, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha reso noto che in data 1° luglio 2014 ha inviato una lettera con il dettaglio dei Piani di Sviluppo Aeroportuali, Master Plan, all’Autorità di Regolazione dei Trasporti in cui si elencano, con gli interventi e i costi previsti per ogni singolo aeroporto, le procedure approvate e completate dall’ENAC e quelle per le quali è in corso un’istruttoria tecnica. Nell’elenco, l’Aeroporto d’Abruzzo non c’è. Perchè? Forse perché in SAGA sono impegnati in sorrisi e strette di mano con lo spoils system in Regione Abruzzo e, dunque in attesa che anche il cambio della guardia, decreti che i soldi arriveranno? Una cosa è palese. Se SAGA dovrà essere ricapitalizzata con 6 milioni di euro, vuol dire che ci sono state perdite. Trasparenza vuole che i vertici della partecipata regionale enuncino la causa delle perdite. Avverrà ? Mah… Quindi, quando spesso il Presidente di SAGA Laureti, in più di un’occasione ha dichiarato che per ogni euro speso, SAGA ne faceva incassare tre, il concetto stride fortemente con la realtà di una ricapitalizzazione che, se non avvenisse, porterebbe alla morte accertata della società .
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