Corruzione, arrestati primario e rappresentanti


Chieti – (F.C.). I Carabinieri del Nas hanno eseguito in 8 province di 4 Regioni d’Italia (Lazio, Abruzzo, Puglia e Lombardia) 5 misure cautelari agli arresti domiciliari e 10 decreti di perquisizione, emessi dalla Procura della Repubblica di Chieti.
E’ stato arrestato per corruzione il prof. Giuseppe Sabatino, 55 anni calabrese da ma anni residente a Chieti. Primario di Neonatologia del policlinico di Chieti, Sabatino e’ agli arresti domiciliari nell’ambito di una inchiesta della Procura della Repubblica di Chieti avviata a seguito di una denuncia per molestie sessuali nei confronti dello stesso Sabatino. Oltre al professionista, sono agli arresti domiciliari anche quattro informatori medico-scientifici: Marco D’Errico, 54 anni residente in provincia di Lecce, Luigi Leccese, 58 anni, e Antonio De Panfilis, 52, entrambi residenti a Pescara, e Gabriele Bellia, 50 anni residente in provincia di Milano.
Avrebbero consegnato somme di denaro o altra utilita’ a Sabatino affinche’ questi prescrivesse prodotti per bambini (latte o integratori) prodotti dalle case farmaceutiche per le quali lavoravano. Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip del Tribunale di Chieti, Paolo Di Geronimo, su richiesta del sostituto procuratore Lucia Campo.
“L’attivita’ investigativa – si legge in una nota – ha consentito di smascherare gli illeciti comportamenti del primario universitario e quattro rappresentanti di due note aziende produttrici di alimenti per l’infanzia che avevano posto in essere atti corruttivi”.
Le intercettazioni video-ambientali, secondo l’accusa, hanno permesso di appurare episodi di corruzione realizzati dal professore con il concorso di rappresentanti di aziende produttrici di integratori e alimenti per neonati. Il medico, all’atto delle dimissioni dei pazienti prescriveva o indicava ai genitori i prodotti delle due aziende che incrementavano le vendite, ricompensando il sanitario con provvigioni in denaro o altri benefici. Denunciati altri 10 medici, di varie localita’ italiane (province di Taranto, Bari, Potenza, Pescara e Teramo), a carico dei quali sono stati raccolti elementi che sono oggetto di ulteriori accertamenti, per valutare responsabilita’ corruttive nei loro confronti con il concorso degli agenti di zona.
Le perquisizioni domiciliari hanno consentito di sottoporre a sequestro pc e documentazione d’interesse investigativo al vaglio dei Carabinieri del Nas di Pescara.


14 Luglio 2014

Categoria : Cronaca
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