Regime fiscale, pronti a insorgere uniti: pagare le tasse a gennaio è davvero la fine
L’Aquila – La provincia dell’Aquila e la città più colpita sono pronti a ribellarsi contro il no del governo alla proroga dei benefici fiscali, decisa brutalmente dopo che lo stesso Letta aveva fatto capire che la proroga ci sarebbe stata, così come le forze politiche, mesi fa, promettevano in modo bipartisan. Ma come sempre tra le parole e i fatti ci è capitata tra capo e collo una dura, impietosa differenza, che si può chiamare mazzata senza timore di esagerare.
Lunedì la politica locale schiererà le sue truppe, pronta alla battaglia. Così come tutti i colpiti dal terremoto sono pronti a ribellarsi, facendo fronte unico: tornare a pagare le tasse dal 1 gennaio vorrebbe dire il tracollo finale.
Cosa accadrà lunedì? Stando a quanto ci dice Stefania Pezzopane, che come sempre non sta con le mani in mano, lunedì 7 dicembre alle 10 nell’auditorium della Carsipaq in via Pescara, divenuto sala operativa di ogni adunanza consistente, dovranno esserci per un’assemblea decisiva i sindaci del cratere, i loro colleghi dell’intera provincia, assessori, consiglieri regionali, parlmentari di ogni colore, associazioni produttive, associazione del comuni ANCI, categorie professionali, forze sociali, il presidente Chiodi, la presidente Pezzopane e tutti coloro che avranno qualcosa da dire e da proporre. Mai come adesso occorre un’azione corale, forte, di alto profilo, per strappare al governo una decisione favorevole in materia di regime fiscale. Come per umbri e marchigiani, niente di più e di diverso. Tornare a gennaio ad accollarsi tutti i pesi fiscali per una popolazione piegata come quella aquilana vorrebbe dire cedere e, in forte misura, mollare tutto e andare altrove. Insomma, il tramonto definitivo di una città che non ne può più, in tutti i sensi. Il coraggio e la forza dei politici si vedranno in questa circostanza, insieme con il loro valore. Che sia una donna, la Pezzopane, a dissotterrare l’ascia la dice lunga e conforta: le donne hanno senso pratico e intelligenza costruttiva. (Nella foto: Il monumento all’insurrezione a Varsavia, in Polonia)
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