Frode da 98 milioni di euro: 21 denunce, ramificazioni in Abruzzo
L’Aquila – (F.C). Una maxi frode fiscale da 98 milioni di euro, l’omessa dichiarazione di Iva per oltre 13 milioni e 21 persone denunciate per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di plurimi reati fiscali: sono i numeri dell’operazione della guardia di Finanza di Modena (denominata “Avatar”) che ha concluso un’attivita’ investigativa durata tre anni nei confronti di un gruppo operante prevalentemente nel nord Italia. Contestata, inoltre, l’emissione di fatture per operazioni inesistenti pari ad oltre 250 milioni di euro e l’utilizzo di fatture false per piu’ di 225 milioni di euro. Le indagini sono partite in seguito ad una verifica fiscale avviata nei confronti di una societa’ di medie dimensioni con sede nel Modenese. Rinvenuta una borsa (successivamente aperta coattivamente) con all’interno, spiegano le fiamme gialle, diversa documentazione contabile ed extracontabile (email, fatture, appunti) relativa a molteplici societa’ anche estere. Proprio dalle verifiche su questo materiale si sono sviluppati gli ulteriori approfondimenti investigativi. La gdf di Modena prefigura la sussistenza di un’articolata associazione a delinquere con base in Emilia Romagna e ramificazioni anche in altre regioni (Lombardia, Veneto, Lazio, Abruzzo e Puglia) che ha messo in atto un complesso sistema di frode all’Iva. Questo, hanno ricostruito i finanzieri, attraverso l’interposizione fittizia di diversi soggetti giuridici nell’ambito di inesistenti compravendite di merce di diversa tipologia (operazioni di “trading”) che ha consentito l’evasione di svariati milioni di euro.
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