Esplosione, condizioni feriti
Tagliacozzo – DIFFICILE DARE UN’IDENTITA’ AI CORPI STRAZIATI – E’ ricoverato all’ospedale di Avezzano, reparto chirurgia, l’algerino Kedhia Sofiane, 61 anni, rimasto coinvolto nell’esplosione di ieri della casamatta di S. Donato. Non è in pericolo di vita e presenta ustioni di 2° grado (di gravità intermedia: nella classificazione medica quelle di primo grado sono lievi, quelle di terzo molto gravi). Oltre alle ustioni, Sofiane ha fratture.
Le altre due persone, portate al pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano, dopo le cure prestate sono state dimesse dall’ospedale nella giornata di ieri. Si tratta di Aurelio Chiariello 42 anni e di Onofrio Pasquariello, 42 anni: hanno escoriazioni e vari traumi.
Le informazioni vengono comunicate dal Direttore sanitario dell’ospedale di Avezzano, dr.ssa Lora Cipollone.
Questa mattina sono state messe in campo unità cinofile dei vigili del fuoco nell’area devastata, dove sono crollate tutte le sette casematte della fabbrica. Crollate è dire poco. I resti , i frammenti, brandelli di legno e muratura, e purtroppo anche di altra natura, sono fino a due chilometri dal luogo dell’esplosione. La Procura di Avezzano ha aperto ovviamente un fascicolo, ma bisogna prima di tutto dare un nome e un’identità ai morti. Le salme saranno presto recuperate tutte, ma sarà difficile avere certezze sulla loro identità .
Tutti ripetono che la fabbrica era in regola, era a posto sotto tutti i profili. Non resta che pensare ad un errore umano. “Nelle fabbriche di fuoci con tanto esplosivo, succede…” dice un abitante dei dintorni in tv. Prima o poi, succede. I dati e le date confermano: l’anno scorso a Città S.Angedlo, adesso a Tagliacozzo. Ma nella storia esplosioni e morti non si contano.
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