E’ legittimo pignorare soldi in banca?

Tutta la vicenda di Dino Rossi, agricoltore di Ofena che ha risposto con… il trattore ad Equitalia, è fuori dalle righe, è esasperata. Si può definire come si vuole. Ma insegna alcune cose e le giriamo ai politici abruzzesi, specie a quelli che di fronte alla disperazione della gente girano la testa, tacciono, eludono, magari dopo tergiversano pure.
Alcune cose debbono essere chiare.
Non sono solo i suicidi, ormai tanti, a dare la prova della disperazione dei cittadini che lavorano e non ce la fanno più a tenersi a galla. Ci sono casi ugualmente disperati, strazianti, in cui la gente è obbligata a evadere il fisco, altrimenti muore, ma senza suicidarsi: semplicemente, crepa. La politica lo sa?
Un’altra domanda che poniamo, e sicuramente non avrà risposta. La poniamo lo stesso. Può legittimamente Equitalia pignorare soldi in banca (conti correnti nel caso di Rossi), bloccando ogni attività? Può farlo al di là dell’entità delle somme che “avanza” perché ritenute evase? Se volete, chiariamo: se io debbo 5.000 euro, Equitalia può pignorare tutto ciò che è depositato nel conto?
Diamo per scontato che Equitalia agisca legittimamente, altrimenti sarebbe il colmo. Quindi, sono folli, ingiuste, trucide le norme che regolano questo settore della vita collettiva. In quale stato viviamo, di diritto o di prevaricazione? Stando al senso comune, al buonsenso del padre di famiglia (al quale il legislatore di un tempo faceva talora riferimento), strozzare un evasore arraffando tutto ciò che ha, oltre ciò che deve, non è giusto. Assolutamente no. Nessuno si stupisca se sono sempre di meno coloro che ritengono di vivere in democrazia. E sempre di più quelli che, tutto sommato, rimpiangono il West con una sola regola: nessuna regola.