ASL Aq: ecco i numeri dell’influenza A
L’Aquila – La ASL ha diffuso un rapporto relativo alla situazione sanitaria. Dell’influenza A, sono 212 i casi stimati, e uno accertato, dal 16 al 23 novembre scorsi nelle ASL di L’Aquila e Avezzano-Sulmona. Questo il risultato del dato aggregato dei due territori (ASL di L‘Aquila e di Avezzano-Sulmona); l’unico caso accertato è stato riscontrato dall’azienda sanitaria di Avezzano-Sulmona
VACCINAZIONI – Dal 2 al 27 Novembre scorsi, nelle Asl di L‘Aquila e Avezzano-Sulmona, complessivamente, sono state somministrate, 2.687 dosi di vaccino per l’influenza A. Al primo posto, per numero di dosi inoculate, vi sono i portatori di patologie a rischio (pazienti con meno di 6 mesi e più di 65 anni) con 1.285 vaccinazioni, seguiti dagli operatori sanitari (947 dosi), donne al secondo e terzo mese di gravidanza (207), personale dei servizi pubblici essenziali (161). Il dato dimostra come anche i pazienti della provincia dell’Aquila, in linea con l’andamento nazionale, hanno utilizzato moderatamente il vaccino.
Secondo previsioni l’influenza da A/H1N1 continuerà nei prossimi mesi a far registrare un numero importante di casi. I tassi di attacco sono più elevati rispetto ai ceppi stagionali, soprattutto nelle fasce d’età infantile e giovane-adulta.
Un ruolo importante, nel promuovere la vaccinazione tra i propri assistiti, spetta ai medici di famiglia, il cui contributo è cruciale anche nel segnalare i casi sospetti di virus A.
PRECAUZIONI – Massima cura deve essere posta, inoltre, nell’adozione di precauzioni a domicilio per i casi sospetti al fine di evitare che questi ultimi vengano a contatto con persone appartenenti alle categorie più fragili o a rischio. L’adozione di precise misure igienico – sanitarie (lavaggio delle mani con acqua e sapone o, in assenza di questi, con gel/soluzioni disinfettanti a base alcolica; utilizzo di fazzolettini monouso; adozione di dispositivi di protezione individuale, ove ne ricorra il caso; misure di isolamento domiciliare) risultano determinanti per prevenire il contagio.
“Ricordiamo, infine- dice la ASL – le misure di contenimento in caso di focolai epidemici nelle scuole. Gli studenti e il personale scolastico che manifestino febbre o sindrome simil-influenzale devono rimanere a casa nel proprio ed altrui interesse. Il ritorno sui banchi è consigliabile dopo 48 ore, e comunque non prima di 24 ore dalla scomparsa della febbre, salvo diversa indicazione da parte del medico. Tale periodo, tuttavia, varia a seconda del quadro clinico e della scomparsa della febbre. La chiusura della scuola, come misura di contenimento, non è allo stato attuale raccomandata in Italia e va valutata caso per caso e al momento”.
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