Letame a Equitalia? Spunta soluzione, forse errori e la solita burocrazia
L’Aquila – Come aveva anticipato, Dino Rossi, foto, titolare di un’azienda agricola a Ofena e notissimo anche come fondatore del Cospa allevatori Abruzzo, questa mattina è arrivato con il suo trattore e un rimorchio, Carico solo simbolicamente di letame, e rotoballe, simboli del lavoro agricolo. Che qualcuno vorrebbe far morire, dice Rossi.
Il veicolo agricolo è stato parcheggiato di fronte alla sede Equitalia, tra polizia e carabinieri, e molti curiosi. Nessun incidente. Solo i rintocchi dei campanacci di Dino Rossi, al quale Equitalia ha addirittura bloccato i conti correnti. Ritenendo che l’operatore agricolo (che si occupa di vari settori agricoli e vende prodotti caseari curati da lui) sia in debito con il fisco, Equitalia è intervenuta con la ben nota “delicatezza” ed ha lucchettato i conti correnti di Rossi.
Difficile spiegare, anche per Equitalia, come possa un contribuente, ammesso che debba farlo, saldare i suoi debiti al fisco, se non può utilizare il suo conto corrente. Insomma, siccome di devi dei soldi, ti blocco i soldi… Quanto è legale un’operazione del genere?
E’ da vedere e Rossi lo vedrà tramite i suoi avvocati. Ma lo è sicuramente assai di meno se le pendenze di Rossi, come è stato chiarito oggi in un incontro con Equitalia, dipendono da un errore e da contrasti incredibili tra burocrazie ottuse quanto impietose. Dopo Equitalia Rossi porterà il suo trattore alla sede INPS, dove pare siano emersi disguidi e ritardi. Insomma, soldi pagati ma pagamenti non comunicati tra uffici?
Chi sa se Renzi verrà a conoscenza di questa storia. Chi sa se lui o i suo staff leggono i giornali. Dovrebbero farlo e capirebbero che l’Italia è ancora al medio evo.
Il problema di Rossi dovrebbe risolversi con una rateazione di quanto effettivamente dovuto. Insomma, per ottenere attenzione e giustizia occorre il letame.
Siamo messi male…
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