Letame presso uffici Equitalia: “Pignorati conti correnti, non si può lavorare più”
Ofena – Una manifestazione di protesta del Cospa Abruzzo, con l’utilizzo di un rimorchio carico di letame. Ne ha dato comunicazione alle autorità Dino Rossi, annunciandola per mercoledì “davanti EQUITALIA, con un trattore e rimorchio al
quale verranno appesi cartelloni di protesta. Nel rimorchio a tenuta stagna, verrà caricato di circa un metro cubo di letame
maturo, privo di liquidi percolanti, ma adatto a concimare le aiuole del comune di L’Aquila e quella davanti la sede EQUITALIA, all’occorrenza anche i privati cittadini potranno farne uso per i vasi o l’orticello davanti casa.
Scusate il linguaggio: cè differenza tra letame e merda” – scrive Rossi, aggiungendo: “Non si tratta di materiale
nauseante, è simile al terriccio che si acquista dai vivaisti. Il trasposto avverrà secondo le normative vigenti, coperto da un telo e il rimorchio a tenuta stagna, il mezzo agricolo sosterà davanti alla sede sopracitata, dove verrà ricevuta la stampa per una beve conferenza, atto a spiegare le motivazioni, per le quali le aziende agricole si trovano a non poter pagare le cartelle emesse da Equitalia.
“Il letame”, serve a far capire, che per le aziende agricole è l’unico reddito rimasto. È un ottimo concime organico, che ci evita di acquistare quello chimico, che lo scrivente intende dare come acconto ad EQUITALIA . Il metodo vigliacco, che l’ente di riscossione sta mettendo in atto nei confronti delle aziende agricole cioè: il pignoramento del conto corrente, non da modo più di lavorare alle aziende, il fallimento è certo. Non potendo più emettere assegni e nemmeno ricevere
pagamenti, mette in serie difficoltà, non solo le aziende agricole, ma tutte le piccole e medie imprese. Le cartelle esattoriali le ditte non le posso pagare , non perché non vogliono, in quanto le aziende agricole sono in
sofferenza da tempo per i costi gestionali arrivati alle stelle e i prodotti
sotto pagati, oltre ai danni degli animali selvatici, i quali vengono
malpagati ed in ritardo. Certi di arrivare ad una accordo con Equitalia al
fine di ripristinare la liquidità all’azienda, altrimenti, saremmo costretti a
diventare dei fuorilegge pur di salvare il nostro pane.
L’autocontrollo dello scrivente è superiore alla norma, perché una persona normale avrebbe scelto il
suicidio, come le migliaia di persone che tutti i giorni leggiamo sui giornali,
in quanto si ritrova con una moglie sotto chemio terapia, con due genitori
anziani ed a condurre l’azienda è rimasto solo, adesso anche senza soldi!
Quindi, mi rivolgo al Questore dell’Aquila e al Prefetto di non dare
delle inutili prescrizioni ad una manifestazione che sarà pacifica, atto a
portare all’attenzione della politica, quello che stanno facendo agli italiani.
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