Basket, appello ai sodalizi aquilani
L’Aquila – Dai supporter del basket un appello alle società Basket 2k5, G.S. Pallacanestro L’Aquila, L’Aquila Basket, Nuovo Basket Aquilano/Scuola MB L’Aquila, Tornimparte Basket; il testo è lunghissimo e ne pubblichiamo una parte: “Da alcune settimane si è conclusa la dodicesima stagione sportiva consecutiva, al fianco della propria squadra, dell’unica realtà extracalcistica di tifo organizzato attiva (seguendo una linea ben precisa, quella dei valori ultras) nella città capoluogo d’Abruzzo, L’Aquila: i G.S. SUPPORTERS, progetto operativo con questo nome dal 2012 quale diretta emanazione degli Ultras G.S. Pallacanestro L’Aquila, dal 2002 ininterrottamente al séguito del decano degli odierni sodalizi cestistici aquilani.
Non siamo abituati a far pubblicamente riferimento a noi stessi, magari attraverso l’emissione più o meno regolare di comunicati stampa, perché in questi lunghi anni, vissuti sì sapendoci man mano rinnovare ma mai potendo contare su un numero superiore alla decina di “folli” contemporaneamente disposti a mettersi in gioco per un’avventura come la nostra, abbiamo preferito parlare sempre con i fatti, ben consapevoli di rappresentare un presidio minuscolo ma non per questo meno degno nel panorama del tifo organizzato italiano.
E’ così che, ben al di là di risultati e categorie, se è vero com’è vero che la nostra G.S. Pallacanestro L’Aquila l’abbiam sempre vista disimpegnarsi fra Serie C abruzzese-molisana e Serie D abruzzese (e per un’intera stagione addirittura nel campionato regionale under 19, da noi seguìto dalla prima all’ultima partita disputatavi: era l’annata 2009-2010, quella successiva al terremoto del 6 Aprile, in cui la mancata disponibilità in città di palestre omologate impedì alla società celeste-bianca di schierare la squadra senior), con regolarità siamo riusciti ad apportare colore e soprattutto calore sia in casa sia in trasferta a campionati che quasi sempre vedono solo poche decine di spettatori sugli spalti, in questo modo rendendo onore al Capoluogo d’Abruzzo e ad un club fra i più storici -con le sue quarantuno stagioni sportive di ininterrotta attività- del movimento cestistico regionale.
Sempre pronti a qualunque forma di collaborazione a patto di restare indipendenti e liberi di esprimerci secondo i nostri princìpi, mai sovvenzionati né dalla società né da chiunque altro, fortunati ad avere in città un grande modello da cui prendere esempio come quello rappresentato dai gruppi della Curva Sud de L’Aquila Calcio, e in special modo da chi anche negli anni più duri per la squadra rossoblù non ha mai fatto spegnere la fiaccola della militanza ultrà, ed orgogliosi di aver creato una rete di rapporti anche fuori da L’Aquila, su tutti l’amicizia che per noi è un autentico onore con l’ex Curva Terminillo di Rieti, in particolare con quella che fu la Brigata Veleno, amicizia rinnovata proprio di recente rendendo visita ai ragazzi che stanno facendo rinascere il tifo organizzato in quella che è una delle piazze storiche della pallacanestro italiana.
…È per tutto ciò che abbiamo appena provato a riassumere ma soprattutto per la passione che ci anima che, nel nostro piccolo, ci sentiamo autorizzati oggi ad indirizzare a tutte le società che fanno basket in città (G.S. Pallacanestro L’Aquila, L’Aquila Basket, Nuovo Basket Aquilano/Scuola Minibasket L’Aquila, Basket 2k5; e volentieri anche al Tornimparte Basket, che da qualche anno ha stabilmente introdotto la palla a spicchi pure in quel comune del circondario) questa autentica lettera aperta, imperniata su un unico fondamentale quesito: QUALE FUTURO PER LA PALLACANESTRO AQUILANA?
Dopo l’ennesima stagione in cui la massima categoria in cui son state in grado di militare le due società cittadine che non si sono limitate a svolgere solamente attività giovanile e Minibasket (G.S. Pallacanestro L’Aquila e L’Aquila Basket) è stata il campionato regionale di Serie D, in cui ancora una volta tutto o quasi è rimasto fermo per quanto riguarda le strutture e più in generale gli spazi pubblici in cui poter praticare l’attività cestistica, in cui nessun possibile sponsor -almeno di medio calibro- ha neppure lontanamente pensato di investire in uno sport che qui da noi ha un lungo trascorso ma che manca di un unico interlocutore forte cui far riferimento, non sarebbe finalmente arrivato il momento di domandarsi seriamente a cosa possa giovare continuare a ritrovarsi divisi in così tante realtà quasi sempre rigidamente distanti fra loro e destinate -se nulla cambierà- ad innalzare sempre più gli steccati che le dividono?
E se quel momento come noi riteniamo non è più procrastinabile, non sarebbe il caso di provare, gradualmente ma con decisione, ad accantonare le tante divergenze accumulatesi ormai da troppi lustri a questa parte e provare a ripartire insieme, “mettendo a sistema” quel che di buono ciascuna società, per suo conto, ha saputo costruire negli anni?… “.
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