I pericoli dell’ecstasy: possibili danni sull’arteria midollo spinale


( a cura di Flavio Colacito – psicopedagogista). Se tanti ragazzi, attraverso un modello informativo trasparente e non invasivo, sapessero realmente a cosa vanno incontro utilizzando alcune droghe, probabilmente darebbero un senso diverso al concetto di ‘divertimento’, sapendo di mettere in serio rischio la loro vita, magari rispettandola di più e cercando di darle un senso, questa sì una vera sfida per sfuggire alle trappole nascoste nel variegato mondo delle droghe, le quali danno solo la parvenza di una felicità effimera destinata ad esaurirsi presto, talvolta tragicamente. L’ecstasy è una combinazione di una droga allucinogena (che provoca allucinazioni) ed una anfetamina (che provoca eccitazione). Il nome chimico è MDMA o 3,4 metilenediossime- tilanfetamina. L’ecstasy viene quasi sempre assunta sotto forma di compresse o capsule. Come noto l’ecstasy è attualmente una delle droghe più assunte tra i giovani. L’Ufficio sulle Droghe e sul Crimine delle Nazioni Unite calcola che i consumatori di questo stupefacente siano circa 9 milioni in tutto il mondo, in modo particolare adolescenti. Assunta con l’alcol, questa droga è estremamente pericolosa e, in alcuni casi, può risultare letale. Il danno che l’ecstasy sarebbe in grado di provocare è così devastante tanto da aver creato diversi ricoveri d’urgenza al pronto soccorso dei vari ospedali, con un elevato e progressivo aumento calcolato intorno al 1200% in più, se si parte dal fatto che l’ecstasy è diventata la “droga del club”, scelta per i “rave party” e per la sua regolare distribuzione illegale nelle discoteche, ma Occasionalmente viene sniffata, fumata o iniettata con grave pericolo. L’ecstasy è chiaramente un prodotto illegale e altamente nocivo e la ‘Drug Enforcement Administration’ degli Stati Uniti l’ha classificata come appartenente alla Categoria I, classificazione riservata alle sostanze pericolose che non hanno alcun utilizzo medico riconosciuto, quindi terapeutico. Altre droghe di Categoria I sono l’eroina e l’LSD. Chiaro è che la legge preveda giustamente delle sanzioni per il possesso, lo spaccio e la fabbricazione di ecstasy, provvedimenti che possono andare dai quattro anni di carcere all’ergastolo, comprese multe da 250.000 a 4 milioni di dollari, questo secondo la quantità di droga trovata in possesso della persona. Altro mito da sfatare circa la mancata dipendenza dalla sostanza: l’ecstasy crea assuefazione psicologica a tal punto da diventare determinante nella vita stessa di chi l’assume, quindi un bisogno irrinunciabile, dal quale è difficilissimo sottrarsi. In soggetti cronicamente intossicati, la sospensione potrebbe addirittura dare luogo a disturbi psicofisici associati a depressione, tremori, debolezza, disturbi gastro-intestinali. La ricerca scientifica continua a riservare sempre delle novità e l’ultima è che l’assunzione di ecstasy potrebbe portare a un indebolimento e alla rottura fatale dell’arteria del midollo spinale. Questo l’allarme lanciato da un gruppo di medici dell’Universita’ di Miami, in Florida (Usa), i primi a documentare il caso di un adolescente colpito da un aneurisma spinale legato al consumo di ecstasy. Il caso e’ stato descritto sul ‘Journal of NeuroInterventional Surgery’.


06 Luglio 2014

Categoria : Salute & Benessere
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