Legnini “fazioso e di parte”
Chieti – PERENTORIO DI PRIMIO, CHE AGGIUNGE: “ALLE MINACCE, RISPONDERÒ COME SEMPRE CON I FATTI” –
(di Stefano Leone)
Le dichiarazioni di Giovanni Legnini lo hanno indispettito non poco e lui, il sindaco Di Primio, che non è tipo da scansare le provocazioni, risponde come sempre con il suo proverbiale carattere combattivo.
Il tema del contendere, fra Sindaco di Chieti e Sottosegretario dell’Economia e delle Finanze, è la caserma “Bucciante”, (l’ex ospedale militare per intenderci). Lasciata recentemente dall’Esercito, è disponibile per essere riqualificata e ridestinata a nuovo impiego. Il Comune non si è fatto sfuggire l’attimo e, sono iniziate immediatamente le trattative fra l’Ente locale e il Ministero della Difesa per accaparrarsi un immobile importante e rilevante. Intuibile che, essendo un immobile di pregio, vuoi per la posizione (centrale e strategica), vuoi per lo spazio, l’ex sito militare ha sollecitato gli appetiti di molti, (associazioni, altri Enti, lo stesso Comune) e, di conseguenza frizioni e polemiche, manco a dirlo. Il Sindaco Umberto Di Primio, attento a destinare alla sua città beni e servizi, non più tardi di ieri, 30 giugno 2014, (il nostro giornale ne ha dato notizia), ha annunciato per dopodomani 3 luglio, una conferenza stampa, unitamente al Sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa, On. Gioacchino Alfano, nel corso della quale verrà annunciata, da parte del Ministero della Difesa, la messa a disposizione della Caserma Bucciante (ex Ospedale Militare) in favore dell’Agenzia del Demanio che potrà quindi dar corso alla domanda di acquisizione formulata dal Comune di Chieti nell’ambito del federalismo demaniale. Giovanni Legnini, dopo aver saputo degli intenti del Ministero della Difesa, ha tenuto a ribadire che, “la caserma Bucciante sarà consegnata sempre in questi giorni all’Agenzia Nazionale del Demanio. Si valuterà nell’ambito del progetto complessivo se trasferirla o no al Comune e la decisione sarà presa in rapporto anche a chi farà gli investimenti per il recupero”. Già questa dichiarazione ha fatto sobbalzare il Sindaco Di Primio ma il Sottosegretario Legnini ha oltremodo ritenuto di conclusere che, “l’obiettivo – ha concluso Legnini – è di utilizzare tale pregiato immobile per la collettività, a partire dal l’ipotesi di polo culturale della città con valenza anche regionale, e non parcheggiarlo in proprietà senza un prospettiva precisa. Insomma, basta con le improvvisazioni ed avanti in modo spedito con il progetto ambizioso, complesso ma possibile su cui tutti stiamo lavorando”. Questa mattina, Umberto Di Primio, che certo non è tipo da mandarle a dire, ha ribadito anche sulla sua pagina facebook che, “è pazzesco che il Sottosegretario, invece di pensare a come lavorare insieme per Chieti, minaccia per una immatura posizione di parte, di non dare la caserma al comune”. E ecco pronta la reazione, blindata in una dichiarazione che non lascia adito a fraintendimenti: “Vedremo, voglio proprio vedere, – afferma il Sindaco – ho chiesto per la mia città quell’immobile prestigioso, Chieti lo avrà anche se lui si mette contro per strumentali e censurabili motivi di parte”. L’avvertimento è partito e, l’aria che tira, è classicamente quella turbolenta.
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