Emiciclo, si parte con puntualitÃ
L’Aquila – Primo miracolo. La legislatura numero 10 è cominciata – per la prima volta nella storia della Regione – con soli 10 minuti di ritardo, peraltro dovuti solo alla ospite ministra Maria Carmela Lanzetta. Che è arrivata tardi ed è ripartita presto, dopo aver portato la vicinanza e la disponibilità del Governo Renzi verso l’Abruzzo. I minuti di ritardo erano venti quando – tempi tecnici, tutto regolare – è stata dichiarata aperta la decima legislatura.
Folla, addirittura calca, spazi ridottissimi, la solita ineludibile coda fastidiosa all’ingresso (consistente in un 90% di persone che non dovevano esserci e non c’entravano nulla), ma tutto sommato atmosfera distesa. Operatori e fotografi assediano soprattutto la graziosa cinquestellina Sara Marcozzi, vorrebbero fare altrettanto con la Sclocco, la fanno con la Pezzopane, la ripetono con molti altri. Domande poche, riprese molte, frasi fatte a cataste. Ma cosa volete, in certe circostanze è sempre così. Sgradita a molti la coda di auto (anche blu) ai varchi dell’Emiciclo. Sarebbe stato molto più saggio sbarrare davvero tutte le porte a tutti, e insaccare le auto altrove, ma il problema sarebbe nato se si fosse cercato un parcheggio consono. Non ce ne sono. Si sarebbe dovuto utilizzare quello lontanuccio di Collemaggio e sarebbero nati problemi di sicurezza. Meglio lasciar perdere e riempire tutto come una scatola di sarde in salamoia. Il ruolo di piccola capitale, per L’Aquila, è sempre stato pesante, anche nell’altra vita. Figuriamoci in questa…
Problemi politici? Ma subito, ci mancherebbe altro. I cinquestelle – tagliati fuori da ogni spazio – si sono offesi e hanno esordito protestando e lasciando l’aula senza ascoltare il discorso di D’Alfonso. Primo giorno, assaggio di quel che sarà la vita politica all’emiciclo. Lotta continua. Si fa per dire e senza evocare gente del passato.
Nel servizio una panoramica di foto fornita dall’efficiente servizio stampa dell’Emiciclo.
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