“Cara senatrice, ecco come devi fare…”
L’Aquila – SUGGERIMENTI ALLA PEZZOPANE SULLE NORME PER GLI APPALTI – Riceviamo dall’aquilano Giovanni Di Simone, foto, residente in Svezia: “Contributo per la Pezzopane – se ,come dice , vuole proporre in Senato modifiche salvifiche per L´Aquila e per L´Italia ed allo stesso tempo norme piu´rigide per evitare che nelle maglie larghe della legge si annidino fenomeni di malaffare come richieste dal Procuratore Antimafia , le suggerisco la legge, così come mi suggerisce la mia competenza.
MODIFICHE URGENTI ALLE NORME DI AFFIDAMENTO DEGLI APPALTI PUBBLICI
Art. 1 – Tutte le norme contenute nel decreto legislativo 12.4.2006 n.163 comprese le successive integrazioni e modificazioni che confliggono con la presente legge, sono abrogate-
Art. 2 – Bando di Gara- Le stazioni appaltanti che intendono aggiudicare un appalto pubblico anche in forma urgente e di qualunque importo , procedono esclusivamente tramite la procedura aperta ,vietandosi di ricevere domande di partecipazione o di inviare lettere di invito -
Art. 3- Modalita´di pubblicazione degli avvisi e dei bandi- Le stazioni appaltanti pubblicano gli avvisi ed i bandi ,il giorno stesso della emissione , in forma elettronica presso l´albo pretorio del proprio sito internet oltreche´ne trasmettono copia per la obbligatoria divulgazione in un apposito albo regionale telematico degli avvisi e dei bandi-
Art- 4 – Soggetti a cui possono essere affidati i contratti pubblici-
Sono ammessi a partecipare alle procedure di affidamento dei contratti pubblici tutti i soggetti previsti dall´art 34 del D.L. 12.4.2006.n. 163 , se in possesso dei requisiti di ordine generale del successivo art. 38 e del requisito di idoneita´professionale consistente nel certificato di iscrizione alla CCIAA per la corrispondente categoria di lavoro-
Art. 5- Termini del bando di gara- Il bando di gara contiene le indicazioni necessarie affinche´i soggetti interessati possano agevolmente prendere visione degli specifici atti tecnici e giuridici relativi allo stesso e possano liberamente presentare le proprie offerte -
Art.6- Forme dell´offerta e garanzie a corredo- Le offerte vengono presentate ai sensi del´art. 74 del D.L. 12.4.2006 n.163 ma corredate da una cauzione provvisoria del 10% del prezzo base nei modi previsti col successivo art. 75.
Art. 7-Criteri per la aggiudicazione- Il contratto viene aggiudicato al soggetto che ha presentato la offerta percentuale maggiore ed in conseguenza economicamente piu´vantaggiosa per la stazione appaltante-
Art. 8- Cauzione definitiva-Qualora il ribasso d´asta non superi il 10% si ritiene definitiva la cauzione del soggetto aggiudicatario presentata ai sensi del precedente art. 6 , qualora il ribasso
d´asta superi il 10% il soggetto aggiudicatario provvede a garanzia della esecuzione del contratto, ad integrare presso la Banca d´Italia od altro istituto pubblico autorizzato , mediante versamento in numerario o titoli di Stato della somma equivalente alla risultanza del ribasso eccedente percentualmente espresso-
p.s. Con queste poche modifiche la senatrice Pezzopane sarebbe una bravissima cuciniera se rigira Lei la fiorentina sulla brace altrimenti un lato si brucia ed un lato non si cuoce, nel senso che la distorsione odierna della legge e´che la cauzione a garanzia del contratto si calcola sul importo netto rimanente, quindi , quando maggiore e´il ribasso maggiore e´il rischio, mentre e´minore la garanzia che l´aggiudicatario offre a copertura dell stesso. Rigirare questo concetto come una bistecca invece significherebbe calcolare la cauzione definitiva non sul minor importo netto ma sul maggiore ribasso , quindi maggiore e´il rischio maggiore e´la garanzia , e l´imprenditore, se ritiene di offrire un ribasso del 20% sull´importo di un milione presenta una garanzia di 200.000 euri ,se ritiene di offrire un ribasso del 40% e´lo stesso libero di farlo perche´deve presentare una cauzione di 400.000 euri ,,e se sbaglia ,li perde perche´sono gia´depositati.
Altrettanto, non credo che la povera Pezzopane possa neanche presentare queste norme in Senato che aboliscono le procedure ristrette e negoziate ,quindi aboliscono il potere clientelare di personalita´e di indirizzo degli amministratori, e percio´ ,in solido, la corruzione nello Stato, perche´sono sicuro che in Senato ,,,,i suoi stessi colleghi ,,,,,bipartisan,,,, la circondano,,, e le tirano una trentina di pugnalate come a Giulio Cesare”.
(Ndr) - Pubblichiamo il contributo di Di Simone, che da tempo si tiene in contatto con la sua terra tramite il nostro giornale, pur convinti che la senatrice abbia le sue idee e di stia giovando di validi contributi. Inoltre, ci pare che si problemi, nelle vicende emerse a L’Aquila, riguardino gli appalti privati più che i pubblici.
Comunque, uno in più non guasta. La politica aquilana ha sempre mostrato idee chiare, determinazione e senso di opportunità . Probabilmente, prima di inoltrarsi in un campo minato avrà sondato l’ambiente, anche quello a lei contiguo. Lei stessa, infine, dichiara di essere impegnata nel lavoro preparatorio con il sottosegretario Legnini.
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