Un altro mondo senza camorra
L’Aquila – Riceviamo da Giovanni Di Simone, un aquilano che conosce bene la Svezia: “Caro Direttore a solo titolo di riflessione, Norrköping è come L´Aquila, il sindaco non si chiama Cialenten , il caporalato e la camorra neanche riescono ad immaginare che cosa siano, e guardi , per differenza di capacita´ , o meglio di volonta´, nella organizzazione dei servizi che cosa accade ad una nostra connazionale che li´vive- e Cialente invece, perpetuamente a sbraitare contro i casalesi.
Siamo qui da cinque anni e poco più, e la Svezia non finisce mai di stupirmi. Domenica mattina, piove a rovesci intermittenti. Io e Galileo decidiamo di andare in centro città con il bus (non avevamo la macchina a disposizione) e quindi, dopo aver controllato l’orario, ci dirigiamo verso la nuova fermata del 116, linea il cui tragitto è stato da poco modificato per arrivare vicino a casa nostra. Aspettiamo, aspettiamo, aspettiamo.
15 minuti dopo l’orario previsto di passaggio chiamo il servizio clienti per sapere che fine abbia fatto il nostro bus. “Siamo spiacenti, il conducente si è sbagliato e ha saltato tutte le fermate della vostra zona” ci risponde una cortese signorina dall’altra parte della cornetta.
“Ma non si preoccupi, le mandiamo subito un taxi !”. Esattamente 5 minuti dopo questa conversazione compare all’angolo della strada un bianco taxi che ci porta comodamente a destinazione. E pure gratis (neanche il costo del biglietto del bus). Senza parole”.
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