“Navelli? Sta peggio del Burundi”
Navelli – APPELLO URGENTE AL PREFETTO ALECCI – Scrive Gaetano Cantalini: “Nella giornata odierna ho inviato una richiesta di incontro urgente al Prefetto di L’Aquila Dott. Francesco Alecci per rappresentare di persona le continue violazioni dei più elementari principi di democrazia e di rispetto per il ruolo della minoranza, derivanti dall’atteggiamento assunto costantemente dall’amministrazione e dagli uffici comunali di Navelli in relazione alle ordinarie e legittime prerogative dei consiglieri di opposizione, come la mancata possibilità di avere visione o copia degli atti amministrativi o il mancato riscontro di diverse interrogazioni con risposta scritta.
Non è più tollerabile l’azione scientemente attuata, in quattro anni ormai, da un’amministrazione irrispettosa delle norme giuridiche e degli articoli statutari che regolano il rapporto democratico tra maggioranza e minoranza, al solo scopo di privare l’opposizione di qualsiasi potere di indirizzo e di controllo dell’attività politico-amministrativa della giunta nonché di imbavagliare l’informazione e la democrazia ostacolando in ogni modo la conoscenza degli atti.
Risale soltanto a qualche giorni fa l’ultimo diniego, espresso questa volta dal segretario comunale, ad un’istanza d’accesso ad una nota di chiarimenti del Sindaco al Prefetto di L’Aquila sulla mancata pubblicazione di documenti prodotti in una seduta consiliare convocata per discutere in merito al procedimento penale che ha visto coinvolti lo scorso anno il Sindaco stesso, l’ex Sindaco Paolo Federico, attuale Vicesindaco, e alcuni tecnici comunali per il reato di abuso d’ufficio nell’ambito dell’attività connessa alla ricostruzione post sisma, conclusosi con sentenza emessa dal GUP presso il Tribunale di L’Aquila Dott. Giuseppe Romano Gargarella di non luogo a procedere perché il fatto non costituisce reato.
Tali documenti consistevano in atti legittimamente acquisiti dall’autorità giudiziaria e consegnati dal sottoscritto come allegati alla propria dichiarazione resa in consiglio comunale, chiedendone espressamente al Segretario integrale trascrizione a verbale insieme ad alcuni passaggi contenuti nella dichiarazione stessa e ripresi dai documenti predetti.
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