Giunta, opposizione boccia sindaco
Pescara – I gruppi consiliari di Forza Italia, Nuovo centrodestra e Pescara futura al comune di Pescara bocciano le scelte del sindaco Alessandrini in merito alla giunta e intervengono in maniera critica contestando una serie di aspetti. “Dopo quasi venti giorni di attesa e un lungo dibattito in maggioranza sulle quote rose e sulla nona figura da inserire nell’esecutivo, la montagna ha partorito il topolino”, commentano i rappresentanti dei tre gruppi di opposizione.
“E il topolino – dicono – altri non e’ che la giovanissima componente della famiglia Teodoro, Veronica, figlia di Gianni, nipote di Piernicola e Maurizio. Proprio Gianni, (ex) assessore prima della giunta Pace, poi della giunta D’Alfonso e quindi della giunta Mascia, componente del consiglio provinciale di Pescara prima in maggioranza e poi all’opposizione, ha mantenuto in casa l’indennita’ di carica, pur non avendo ottenuto alcun incarico per se’ nell’esecutivo.
E con il fratello Piernicola in consiglio comunale l’indennita’ incassata dalla dinastia e’ addirittura doppia. Dunque i metodi della vecchia politica hanno avuto la meglio, proprio come accade nei paesi piu’ arretrati, dove gli affari di famiglia si intrecciano alle vicende della cosa pubblica e purtroppo competenza, esperienza e professionalita’ passano in secondo piano. Il livello della giunta – sempre secondo l’opposizione – non appare poi cosi’ elevato, nel suo complesso, e appare chiaro che non sara’ nelle stanze di piazza Italia che si decidera’ come amministrare la citta’, e le scelte saranno trasmesse da qualche altro palazzo della politica. Lo spacchettamento delle deleghe deciso in questo ore, inoltre, appare poco funzionale alle esigenze amministrative e degno della peggiore politica. Ci chiediamo poi, concludono i consiglieri dai banchi della minoranza, se il sindaco assegnera’ o meno la delega alle politiche lavorative. Negli ultimi anni l’incarico e’ stato espletato da Massimiliano Pignoli, a capo di una sorta di sportello aperto quotidianamente agli amici-bisognosi. Ora chi se ne occupera’?”.
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