Residui potature si possono bruciare
Pescara – Il problema ce l’hanno tutti, ovviamente in dimensioni diverse: anche chi ha soltanto qualche albero e qualche cespuglio. Fino ad oggi, in barba ad un divieto francamente assurdo, ognuno bruciava i suoi residui facendone mucchietti in posizione sicuira. All’italiana… Ora la cose cambiano.
La Coldiretti Abruzzo esprime soddisfazione per la norma inserita nel decreto legge n.91 del 24 giugno (art.14) sulla combustione in campo del materiale agricolo e forestale che proviene da sfalci, potature o ripulitura del campo.
In sostanza la nuova disposizione mette fine al divieto – e alle conseguenti sanzioni – di bruciatura in loco dei residui vegetali derivanti dalle normali pratiche agricole connesse alla gestione del fondo: residui di potatura, ramaglie, erba e sterpaglie. Un divieto che, iniziato nel 2013, ha creato diversi problemi di gestione agli agricoltori alle prese con lo smaltimento degli scarti vegetali prodotti ordinariamente.
“La nuova norma – sottolinea Coldiretti Abruzzo – precisa che, di tale materiale, e’ consentiva la combustione giornaliera in piccoli cumuli in aree agricole in base ad apposita ordinanza del sindaco. Questo, fermo restando che, nei periodi di massimo rischio per gli incendi, la combustione dei residui vegetali resta comunque vietata”. La nuova disposizione secondo Coldiretti e’ importante perche’ “riconosce la sostanziale differenza tra le attivita’ di gestione dei rifiuti e le consuetudinarie pratiche agricole di gestione sul luogo di produzione di piccoli quantitativi di scarti vegetali. Ora, appare indispensabile ed urgente, che i Comuni elaborino le ordinanze per disciplinare a livello locale le corrette modalita’ di gestione di tali attivita’. Coldiretti – fa sapere infine l’organizzazione di categoria – ha comunque gia’ provveduto a stilare un modello di ordinanza che inviera’ ai Comuni per uniformare le disposizioni su tutto il territorio regionale”.
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