Pezzopane: Antimafia venga a L’Aquila


L’Aquila – MELILLA: LA POLITICA INDAGHI SULLA RICOSTRUZIONE – PERCHE’ NEGARE LE INFILTRAZIONI MALAVITOSE? – “Bisogna allontanare ogni sospetto di infiltrazione malavitosa ed isolare i fenomeni di illegalita’ o di connivenza con le cosche del malaffare. Per questo rinnovo l’appello alla presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, che gia’ nei mesi scorsi aveva accolto il mio invito, a venire all’Aquila”. Lo afferma la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, dopo i nuovi arresti di stamani. Per la parlamentare aquilana “e’ urgente un segnale d’attenzione delle istituzioni. Ora piu’ che mai – dice – e’ necessario non abbassare la guardia per garantire che la ricostruzione della nostra citta’ non scateni altri appetiti e si svolga nel modo piu’ trasparente possibile e nel rispetto della legalita’. La Direzione distrettuale antimafia, la Guardia di Finanza e le forze dell’ordine stanno conducendo un lavoro prezioso, per sventare i rischi di infiltrazioni criminali. Un lavoro che va valorizzato, mantenendo alta l’attenzione con la presenza della Commissione antimafia. Occorrono controlli e regole stringenti per prevenire e combattere infiltrazioni criminali. Il Comune dell’Aquila in piu’ occasioni e da diverso tempo – ricorda la senatrice – ha lanciato il campanello d’allarme, sollecitando norme piu’ efficaci sulla ricostruzione privata. La nuova legge su cui sto lavorando in Senato, conterra’ linee guida ben precise. Per questo – concludce Pezzopane – rivolgo un appello anche alle associazioni dei costruttori, affinche’ ci aiutino a definire il quadro normativo e a isolare chi viola la legge”.

MELILLA – “Quanto sta avvenendo a L’Aquila conferma la necessita’ che anche la politica indaghi sulla ricostruzione post terremoto. Nei mesi scorsi abbiamo presentato una proposta per istituire una Commissione d’Inchiesta sulla ricostruzione post terremoto in Abruzzo, ora piu’ che mai e’ necessario avviarla”. Lo afferma il deputato abruzzese di Sel, Gianni Melilla, primo firmatario della proposta di commissione d’inchiesta sulla ricostruzione post-terremoto a L’Aquila oggetto di attenzione anche della Commissione di controllo del Bilancio del Parlamento europeo. “Gli arresti per tangenti nella ricostruzione delle chiese dell’Aquila dei giorni scorsi, e quelli odierni per la ricostruzione privata, cioe’ quella effettuata direttamente dai proprietari senza bandi pubblici – continua Gianni Melilla – ci raccontano di un alto livello di infiltrazioni mafiose e di malaffare stabilmente attivo nel territorio aquilano. Il lavoro importante della magistratura e delle forze dell’ordine deve essere pero’ affiancato da una serie di provvedimenti, anche normativi, per evitare il ripetersi di questi fatti. La ricostruzione aquilana – conclude il deputato di Sel Gianni Melilla – non puo’ essere lasciata in mano alla camorra”.

MALAVITA – A chi ha buona memoria tornano le parole pronunciate, solo poco tempo fa, da altissime figure che rappresentano lo Stato. Parole riassumibili così: “Non ci risulta una vera penetrazione della malavita, per quel che ne sappiamo, ma soltanto eventi connessi con situazioni episodiche”. Chi le ha pronunciate ignorava che da due anni si indagava sui Casalesi e sulle loro infiltrazioni (corpose, a quanto sembra) nel territorio aquilano e nel cratere.
Perché rappresentare situazioni che indurrebbero all’ottimismo? Perché negare ciò che da almeno due anni era nelle carte della magistratura e della Guardia di finanza? Difficile comprenderlo. Solo messaggi espressi senza la dovuta completezza del linguaggio?


25 Giugno 2014

Categoria : Politica
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati