Ricostruzione, conflitti di interessi?
Barisciano – Scrive Walter Salvatore: “In occasione dei recenti incontri tenutisi a Fossa, sia con i Sindaci del Cratere che con quelli dei Comuni fuori cratere, sembra siano stati individuati almeno 20 punti/temi da normare meglio o da normare ex novo. Tranne qualche generica quanto scontata affermazione di principio al momento non è dato saperne di più.
In qualità di Presidente di Consorzio e quindi quale soggetto tenuto a trasformare in pratica quanto disciplinato in conseguenza di tali riunioni, non posso esimermi dal manifestare una qualche preoccupazione.
Una di queste riguarda l’evidente conflitto d’interessi che induce i Sindaci a non rilevare o far rilevare le criticità contenute in quell’articolo di legge (L 388/2000 art. 53 comma 23 e s.m.i.) che consente di attribuire ai componenti dell’organo esecutivo, quindi a se stessi, la responsabilità degli uffici e dei servizi nonché il potere di adottare atti anche di natura tecnica gestionale.
Un potere più che discutibile in tempi normali ma che in occasione della ricostruzione e degli enormi interessi che vi ruotano intorno dovrebbe far riflettere il legislatore che ha in animo (almeno a parole) di voler prevenire e combattere le iniquità , gli illeciti appetiti nonché le inutili sovrapposizione fuzionali oggi evidenti tra i comuni e gli uffici dell’USRC.
Se oggi ad un Sindaco è permesso l’accentramento su se stesso di tutti i ruoli, sia tecnici che politici, e nulla gli impedisce di cantarsela e suonarsela lo dobbiamo a questa sveltina normativa che stravolge gli scopi della riforma Bassanini in vigore nel resto dei Comuni da oltre vent’anni.
Prima di normare ex novo temi pratici e tecnici, riguardo ai quali è lecito nutrire dubbi sulle reali capacità di giudizio da parte dei primi cittadini, sarebbe utile individuare e correggere le antiche storture e possibilmente trovare il tempo per ascoltare anche i Presidenti di Consorzio.
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