Gli ingegneri e la (lontana) ricostruzione
L’Aquila – Il punto sulla ricostruzione (che è tutt’altro che cominciata), la definizione dei ruoli, dei compiti, degli ambiti di competenza della Protezione civile, la situazione delle forze imprenditoriali, degli ordini professionali, dei tecnici e delle scelte generali. Di questo e di altro hanno parlato gli ingegneri nel loro consiglio nazionale, riunitosi a L’Aquila insieme con il Centro studi urbanistici. Ricostruire una città dal centro storico grande, pregevole e duramente colpito non sarà un compito facile, perchè è la prima volta che accade qualcosa del genere. Occorre un accordo quadro con la Protezione civile, è stato detto, anche per un’azione formativa degli ingegneri e dei tecnici che saranno chiamati a lavorare. Un edificio, hanno detto gli ingegneri, è simile ad un malato: occorre una cura specifica per occuparsi di lui e guarirlo, quando ciò è possibile. L’opera che gli ingegneri saranno chiamatio a svolgere per rimettere in piedi il centro storico dell’Aquila è di grande portata e di grande profilo: bisognerà anche dimostrare di saper progettare e agire salvaguardando l’aspetto e il contesto storico della città , che fu distrutta nel 1703 – sempre dal solito terremoto – e già allora perse una gran parte della propria identità di centro medievale, pur senza smarrire le caratteristiche del proprio tessuto urbanistico originario.
Per alcuni, è già in atto una forte emorragia demografica dalla città verso la costa: L’Aquila “dimagrisce” vistosamente, e la costa “ingrassa”. Questo pare un processo difficilmente arrestabile, proprio perchè la ricostruzione non è cominciata e si farà sentire e vedere fra molto tempo. Le previsioni più ottimistiche parlano di almeno 10 anni, ma ci credono in pochi. Così come in pochi ipotizzano, addirittura, un disegno politico, una sorta di trama per dissanguare l’interno a favore della costa. Forse un’ipotesi azzardata, ma da non escludere a priori. Abbiamo dimenticato l’antico “mors tua vita mea”?
(Nella foto: L’Aquila 2009: per ora questa è la ricostruzione)
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