Stazioni ferroviarie, bella accoglienza…
Vasto – Massimo Desiati e Andrea Bischia scrivono: “Stazione ferroviaria “Porto di Vasto”, stazione di “Vasto-San Salvo”.
Il primo scalo, “Porto di Vasto”: nel piazzale, parcheggiate una sessantina di auto di pendolari; non c’è telefono pubblico, non c’è un’anima. Fermano una quarantina di convogli passeggeri. Tranne due, tutti treni locali. Sembra un luogo surreale, deserto. Eppure, le auto nel piazzale sono segnali di vita.
Cosi come non sono pochi i passeggeri che scelgono questa fermata, ancorché decentrata, per l’arrivo a Vasto; inutile dire che, nel periodo estivo, vi sono anche turisti ma non c’è nessuno, qualunque sia l’ora, a cui chiedere un’informazione, a cui far riferimento in caso di una qualsivoglia necessità; soltanto una voce registrata, che sembra non appartenente alla vita terrena, consiglia di stare attenti ai binari.
Il secondo scalo, “Vasto-San Salvo”: nel piazzale, oltre cento auto parcheggiate, anche qui, quasi tutte di pendolari. Fermano una cinquantina di treni passeggeri. Strada di accesso disastrata: crepe, ampie e profonde buche, cigli della strada e marciapiedi invasi dall’erba; le aree tutt’intorno al piazzale, habitat naturale per topi e serpenti, senza alcuna manutenzione. Il ridotto personale della PolFer, pomeriggio, sera e notte, non c’è. Altri servizi? Il bar che resiste grazie alla buona volontà dei gestori, nonostante danneggiamenti e furti. Una volta, sulla strada statale, insisteva una grande indicazione “a ponte” per la Stazione ferroviaria, da qualche anno non c’è più; ora soltanto quasi invisibili frecce di direzione. Da ormai troppo tempo c’è uno stato di degrado ed a tutti i passeggeri che effettuano lo scalo per raggiungere il nostro territorio e la nostra città, è offerto uno spettacolo di incuria e disinteresse.
Eppure, le Stazioni ferroviarie sono punti di accoglienza, riferimento, immagine e le nostre insistono su di un territorio luogo di turismo ed in cui vivono 100.000 persone. Si intervenga, almeno per la stagione estiva. Si faccia manutenzione, si assicuri un punto d’informazione e, anche saltuariamente, la presenza o il semplice passaggio della Polizia municipale, soprattutto nella Stazione “Porto di Vasto”. Per la Stazione centrale, visto che il suo nome è associato, si chieda magari a San Salvo di offrire servizi in ausilio.
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