GdF: lotta ad illeciti, frodi, truffe
L’Aquila – Oggi presso la caserma Giorgi sede del Comando Regionale Abruzzo della Guardia di Finanza, e’ stato celebrato il 240esimo Anniversario della Fondazione del Corpo. Il Comandante Regionale – Generale di Brigata Francesco Attardi ha reso noto il bilancio dell’attivita’ operativa svolta, nei primi mesi del 2014, dai dipendenti Reparti del Corpo.
Evidenziato, tra l’altro, come gli illeciti finanziari ed economici – dall’evasione fiscale al lavoro sommerso, dalle frodi comunitarie alle frodi su incentivi nazionali, dalla criminalita’ organizzata al riciclaggio, dall’abusivismo finanziario alle truffe in danno dei risparmiatori – siano affrontati in maniera unitaria e trasversale, in virtu’ delle molteplici potesta’ attribuite al Corpo, che consentono alle Fiamme Gialle di individuare le immancabili connessioni che intrecciano le diverse tipologie di illeciti.
Lotta all’evasione fiscale: l’azione del Corpo e’ indirizzata prioritariamente verso i fenomeni piu’ gravi ed insidiosi, per i danni che arrecano al bilancio dello Stato, delle Regioni, degli Enti locali e del sistema economico nel suo complesso, ma anche al concreto recupero delle risorse illecitamente sottratte all’Erario – e di conseguenza alla collettivita’ – mediante una sempre piu’ efficace e diffusa aggressione dei patrimoni dei responsabili dei reati tributari, con il sistematico interessamento dell’Autorita’ Giudiziaria.
Fondamentale, nel garantire la “qualita degli interventi”, finalizzata a tradurre le ispezioni in un effettivo recupero d’imposta, e’ lo sviluppo di appropriate attivita’ di intelligence, di analisi di rischio e di controllo economico del territorio, che consentono di mirare gli interventi nei confronti dei soggetti a piu’ alto rischio di evasione interna ed internazionale.
Il tutto mediante un approccio di polizia investigativa – scrive l’AGI – in grado di cogliere “trasversalmente” tutti gli illeciti economico – finanziari comunque correlati ai fenomeni evasivi non limitandosi quindi a scoprire le basi imponibili sottratte a tassazione ma valorizzando ogni elemento indicativo di violazioni tributarie acquisito, ad esempio, anche nel corso di indagini di Polizia Giudiziaria, degli approfondimenti di segnalazioni per operazioni sospette, dei controlli sulla circolazione transfrontaliera dei capitali, etc. In questi primi mesi dell’anno in Abruzzo le Fiamme Gialle, sulla falsariga di strategie dettate dall’Autorita’ di vertice ed applicate sul territorio regionale sulla base delle disposizioni di dettaglio impartite dal generale Attardi hanno eseguito, nello specifico comparto, complessivamente 932 interventi ispettivi, ripartiti in 522 verifiche e 385 controlli, al termine dei quali sono stati conseguiti i seguenti risultati: ai fini delle imposte dirette, e’ stata rilevata e segnalata agli Uffici Finanziari competenti, per il successivo recupero a tassazione, una base imponibile pari a circa 95 milioni di euro (tale importo comprende sia i ricavi conseguiti dai contribuenti infedeli e non indicati nella dichiarazione dei redditi sia i maggiori costi – fittizi o non inerenti – che gli stessi contribuenti hanno indebitamente esposto per abbattere il reddito e, quindi, pagare meno imposte, al netto dei costi loro riconosciuti).
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