Il COSPA sui cinghiali: risarcimenti, interventi inefficaci e agricoltori privilegiati?
Ofena – DIFFIDA AGLI ENTI ALLA VIGILIA DEGLI ABBATTIMENTI CONTROLLATI – INTANTO LA PROVINCIA ANNUNCIA UN PIANO – Sul problema dei cinghiali grava il fondato sospetto che non si punti realmente alla sua soluzione, ma alla sua… perpetuazione. Sotto e dietro, infatti, c’è un flusso di risarcimenti di danni per somme rilevanti, sulle quali forse qualcuno conta e ha contato nel tempo. Di fatto, è incontestabile che nessuno ha mai davvero pensato di risolvbere il problema, magari distribuendo gratis o a basso prezzo le carni dei capi abbattuti e famiglie di basso reddito, comunità, mense, volontari, benefattori vari.
E chiaro che se si fosse voluto, il problema sarebbe stato risolto e i cinghiali non sarebbero migliaia ovunque, come accade oggi con gravissimi danni anche per coltivatori e allevatori onesti.
Ieri sera il Cospa Abruzzo si è riunito – fa sapere una sua nota – per fare il punto della situazione sul problema cinghiali. Hanno partecipato i referenti dei paesi interessati e i cacciatori, insieme agli agricoltori.
“Si è presa una decisione in attesa del termine ultimo di giovedì inizio attività di abbattimento selettivo. Verrà inoltrata alla provincia e al parco Gran Sasso Monti della Laga, una diffida tramite il nostro legale. Il parco Gran Sasso Monti della Laga dopo le iniziative del posizionamento delle “gabbie illegali”, non ha catturato un animale, come lo scrivente aveva anticipato durante la riunione di Ofena. I danni però, si sono concentrati nei terreni non recintati all’interno dell’area parco e sono aumentati nelle aree limitrofe a causa delle concessioni rilasciate dal Parco al posizionamento delle recinzioni ad alcuni allevatori e agricoltori privilegiati.
È ingiustificata e illecita l’azione del Parco nei confronti degli agricoltori ricadenti al di fuori dell’area protetta, i quali ingrassano i cinghiali che poi catturano i loro colleghi ricadenti nel parco ai quali è stato concesso sia l’utilizzo delle gabbie illegali che il posizionamento delle recinzioni sui loro terreni, permettendo a sua volta anche la vendita delle carni dei cinghiali catturati. Comunque viene girata la frittata, alla fine sono sempre i soliti ad essere favoriti, per i risarcimenti degli anni passati ed adesso per la vendita delle carni.
È ora che la magistratura aquilana faccia chiarezza sui vari aspetti di tutta questa storia visto che dal nostro esposto ancora non ci sono stati esiti e si continua a vendere un bene dello stato, utilizzando delle gabbie illegali e fuori normativa per la sicurezza sul lavoro per favorire solo una parte di agricoltori, danno di altri, in barba alle leggi dello stato e della comunità europea”.
AVEZZANO – PIANO DELLA PROVINCIA – Un’intesa che da’ il via libera al controllo della popolazione dei cinghiali, attraverso l’abbattimento selettivo, e’ stata oggetto della riunione di questa mattina nella sede decentrata della Provincia, ad Avezzano. A coordinare l’incontro, il presidente dell’Amministrazione, Antonio Del Corvo che assieme ai consiglieri Pasqualino Di Cristofano ed Emilio Cipollone, agli agenti della polizia provinciale, alle Associazioni agricole, tra cui Cia, Cospa, Coldiretti, Copagri e Confagricoltura, alle Atc Roveto-Carseolano-Avezzano e ai rappresentanti del servizio veterinario della Asl, hanno raggiunto l’accordo per passare a misure dirette che mettano fine al danneggiamento del colture agricole dei Comuni piu’ colpiti della provincia.
“E’ ormai chiaro che i metodi indiretti di contenimento sulla specie in questione, come le recinzioni elettrificate, i dissuasori acustici e la pasturazione dissuasiva, appaiono insufficienti ad arginare, da soli, gli ingenti danni alle coltivazioni, da parte degli animali. Il Piano di controllo della popolazione dei cinghiali, tramite l’abbattimento con le tecniche previste nel Piano di gestione approvato dall’Ispra – spiega Del Corvo – diviene realta’, dopo le attivita’ di verifica della polizia provinciale e le numerose segnalazioni dei coltivatori, sulle condizioni estreme in cui verte il territorio. Nei prossimi giorni, gli agenti provinciali in collaborazione con le Atc, partiranno con l’operazione abbattimento nelle zone maggiormente colpite, che di volta in volta verranno segnalate dagli stessi agricoltori”. La Provincia ha infine reso noto che si e’ provveduto ad informare i sindaci dei Comuni interessati e le stazioni locali dei carabinieri.
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