Garanzie Chiodi su ospedale Castel di Sangro – “Da troppo tempo mancano risposte concrete”


L’Aquila – Futuro garantito per il nosocomio sangrino e i circa 17.000 abitanti residenti nella zona? Pare di sì, almeno da quanto è stato detto oggi in consiglio regionale. Ma la Pezzopane è prudente e prende posizione. “L’ospedale di Castel di Sangro per le qualita’ territoriali e per le funzioni che svolge non rientra in un piano di ridimensionamento e quindi manterra’ la sua funzione”. Lo ha dichiarato questa sera a margine dei lavori della seduta straordinaria dell’assemblea regionale abruzzese convocata proprio sull’argomento, il presidente Gianni Chiodi. “Noi abbiamo un compito molto delicato -ha proseguito Chiodi- ed e’ quello di far nascere in Abruzzo una sanita’ di qualita’ compatibile con quelle che sono le risorse che il fondo nazionale mette a disposizione delle regioni. Per far questo abbiamo necessita’ di ospedali che siano in grado di fornire una grande offerta qualitativa in termini di servizi e di prestazioni. Oggi il numero di ospedali in Abruzzo e’ da considerarsi eccessivo rispetto a quelle che sono le esigenze dell’utenza e questo comporta che le risorse a disposizione siano poche per tutti con riflessi negativi sulla qualita’ dei servizi. Noi vorremmo ospedali -ha concluso- anche di numero inferiore a quello attuale ma che siano dei grandi ospedali e che offrano servizi di grande qualita’”.

PEZZOPANE – “Da troppo tempo cittadini e amministratori reclamano attenzione sull’ospedale di Castel di Sangro, senza avere risposte concrete”. Questo il commento rilasciato dalla presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane, al termine della seduta straordinaria del Consiglio regionale, che si è tenuta oggi pomeriggio sull’ospedale di Castel di Sangro. Insieme a lei era presente anche il vice presidente del Consiglio provinciale, Salvatore Orsini.
“Oggi grazie alla mobilitazione dei consiglieri regionali dell’Italia dei Valori, il Consiglio regionale ha approvato una risoluzione che impegna la giunta regionale a predisporre un piano di rilancio dell’ospedale sangrino entro 60 giorni.
Bene, tra due mesi saremo di nuovo qui, in Consiglio regionale, ad ascoltare le proposte della Regione e speriamo che stavolta si tratti di risposte serie e concrete, perché fino ad oggi alle promesse sono seguiti solo tagli e taglieggiamenti.
Se la risoluzione approvata ci soddisfa, ritengo invece assolutamente deludenti le dichiarazioni del presidente della Regione e dell’assessore alla sanità, che mostrano di non aver affatto compreso la drammaticità in cui versa l’ospedale sangrino e la sua specificità.
In questi anni, l’attenzione della Provincia è sempre stata alta nei confronti dell’ospedale. Abbiamo sempre dato battaglia e reclamato maggiora attenzione dalla Regione, a prescindere dal colore politico della giunta. Non ci siamo mai tirati indietro di fronte a niente nessuno. Tant’è che un anno e mezzo fa abbiamo riunito proprio a Castel di Sangro la Consulta della sanità, rimarcando quanto sia importante per i cittadini del posto la tutela dell’ospedale. Un presidio piccolo, ma necessario per le arre interne”.


01 Dicembre 2009

Categoria : Politica
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