“USRA, tempi degni della peggiore P.A.”
L’Aquila – Scrive Massimiliano Mari Fiamma, Consorzio del centro storico: “Sono mesi che, da cittadino, sento lodi sperticate e soddisfazioni per la “splendida macchina da guerra” che sarebbe l’Ufficio Speciale della Ricostruzione dell’Aquilano (USRA) con a capo Paolo Aielli.
900 milioni di progetti approvati nel 2013, addirittura un ritmo di 1,2 miliardi l’anno a partire dal 2014, annunciati a gran voce e con gli immancabili tabulati sia dal Capo struttura sia dal Sindaco Massimo Cialente, ma la verità sta da tutt’altra parte.
Le prime cifre includevano gli edifici già approvati con la vecchia procedura mentre con l’alibi del famoso “asse centrale” da portare a termine si sono nascoste le solite inefficienze, lungaggini ed evidenti carenze operative di questi Uffici che erano considerati una speranza per il ritorno alla normalità di tutti noi.
Mentre si susseguono diktat e ordinanze che introducono termini perentori, spesso diffusi con toni degni dei migliori sistemi totalitari, a carico dei cittadini, la pubblica amministrazione (in questo caso l’USRA) sembra essere esentata da scadenze di qualsiasi tipo.
Erano stati indicati sei mesi come tempo massimo per l’approvazione delle schede parametriche (una sintesi progettuale che non richiede più di un paio di giorni di lavoro per la verifica) ed invece siamo ad un anno e tre mesi!
Non sono io ad affermarlo ma gli stessi uffici che, rispondendo all’ennesima nota di richiesta del sottoscritto in qualità di Presidente del Consorzio e, addirittura, della Soprintendenza (all. 1) che ha verificato la necessità di interventi rapidi per la salvaguardia di alcuni affreschi e manufatti presenti nell’edificio, attestano che “Ad oggi sono state assegnate alle squadre le pratiche protocollate in data marzo 2013” (all.2).
Nel nostro caso specifico abbiamo appena festeggiato un anno dalla presentazione della scheda e, se consideriamo che di questo passo non si farà prima dell’autunno per il rilascio, la fase due occuperà il prossimo inverno mentre la cantieristica e l’inizio dei lavori, in una prospettiva più che ottimistica, potrà realizzarsi solo la prossima estate con una previsione di ultimazione dell’aggregato di ulteriori due anni (previsione inverno2017).
E’ chiaro a tutti che il famoso “miracolo aquilano” dell’USRA non è altro che l’ennesima bufala ed i toni trionfalistici e di ammirazione che accompagnano spesso i “professionisti della ricostruzione” sono del tutto immeritati e privi di fondamento.
Chiedo immediatamente un intervento del Sindaco Massimo Cialente che deve farsi carico di procedere alla verifica del lavoro della struttura in relazione alle pratiche extra asse centrale ed all’eventuale accertamento delle responsabilità per questi mostruosi ritardi.
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