Il re e i suoi dignitari da oggi nel Palazzo
L’Aquila – (di G.Col.) – D’ALFONSO CONFERMA I NOMI (ARCINOTI) DELLA GIUNTA – Palazzo Silone si ricinge di alloro, nel senso che torna ad ospitare un governo. A molti (per esempio gli irritati Cinquestelle) sembra un reame con monarca e dignitari, ovvero gli assessori i cui nomi (arcinoti da una settimana) sono stati ufficializzati poco prima delle 13, a Sole quasi allo zenith. Re Luciano ha imposto la spada sulla spalla, ma non ha distribuito le deleghe, che si conosceranno più avanti. Quando? Non lo sa, forse, neppure D’Alfonso, il quale pecorrerà la corda dell’equilibrista tenedosi qualche delega.
Non c’ altro da fare, visto che si strepita parecchio per acciuffare le più pesanti.
Come ai tempi della vituperata, ma mai defunta davvero, Democrazia cristiana. Che oggi appare più che nel sarcofago, mummificata e persistente. Magari sotterranea.
Gli assessori, chi sono? Ve li ripetiamo per dovere di cronaca: vice presidente Lolli, Paolucci, Sclocco, Pepe, Di Matteo, Mazzocca. Sottogretario al palazzo D’Alessandro, il giovane rampantissimo del PD, con lunga esperienza benchè breve vita alle spalle.
Indicato come presidente del consiglioi Giuseppe Di Pangrazio.
Prima seduta del consiglio? Entro giugno. Forse il 30. Doveva essere il 23, come si diceva all’inizio, ma gli incredibili ritardi nel conteggio dei voti hanno dilazionato tutto.
D’ALFONSO SULLA GIUNTA – “Questa Giunta deve essere il miglior prodotto dell’Abruzzo”. Con queste parole il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, ha presentato questa mattina il nuovo governo regionale composto da sei assessori. “Le funzioni e le materie di competenza – ha chiarito il presidente D’Alfonso – saranno conferite successivamente e questo perche’ a partire da questa legislatura saranno sei gli assessori a fronte dei 10 della precedente. Questo significa che per ristabilire un giusto equilibrio – ha aggiunto – c’e’ bisogno di un processo di razionalizzazione che bisogna necessariamente portare avanti in una logica progettuale che tenga conto del programma di governo e dell’omogeneità delle competenze rispetto alle funzioni assessorili”.
Un punto che il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, ha voluto chiarire anche in ragione di un generale e futuro riassetto dell’ente regionale. Ma il presidente solo in una circostanza ha voluto subito indicare le deleghe e lo ha fatto per il Silvio Paolucci. “Per lui e’ pronto il conferimento della delega su Programmazione economica, Bilancio, Risorse umane e Sanita’”.
Su un altro aspetto politico-amministrativo il presidente D’Alfonso ha poi voluto mettere l’accento, e cioè sulla figura e la funzione del consigliere Camillo D’Alessandro. “Sara’ il punto centrale del confronto politico e amministrativo tra la Giunta regionale e il Consiglio – ha specificato D’Alfonso -. Sara’ il Sottosegretario dell’Ufficio di presidenza, il piu’ stretto collaboratore del presidente della Regione, ma soprattutto l’elemento di raccordo politico e amministrativo sul quale convergeranno le istanze politiche non solo della maggioranza politica ma anche degli abruzzesi, a conferma di quanto per questo governo sia importante la fase di ascolto e vicinanza alla gente abruzzese”.
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